Manovra finanziaria, l’esoterica lettera di Bruxelles inviata al governo italiano

Manovra finanziaria, l’esoterica lettera di Bruxelles inviata al governo italiano
25 ottobre 2016

La Commissione europea ha pubblicato sul sito web della sua Direzione Affari economici e finanziari la lettera inviata stasera all’Italia con le sue osservazioni e richieste di ulteriori informazioni riguardo ai piani di bilancio previsti nella manovra finanziaria del governo. “Una valutazione preliminare – scrive la Commissione nella lettera – suggerisce che la modifica prevista riguardo al bilancio strutturale per il 2017, ricalcolato secondo le metodologie concordate, è (…) ben al di sotto dello 0,6% del Pil raccomandato dal Consiglio Ue il 12 luglio 2016”. La Commissione chiede perciò “ulteriori informazioni su un certo numero di punti, per poter valutare se l’Italia rispetti le condizioni in base allee quali è stata concessa una flessibilità aggoiuntiva nel 2016. In particolare – prosegue la lettera – avremmo bisogno di spiegazioni riguardanti la revisione degli obiettivi e il gap sostanziale che emerge rispetto agli impegni presi nella primavera scorsa”.

L’Italia, ricorda la lettera “ha beneficiato di una notevole flessibilità secondo le regole del Patto di Stabilità sia nel 2015 che nel 2016. Parte di questa flessibilità, in particolare riguardo alle clausole sugli investimenti e sulle riforme strutturali, è stata concessa a condizione che l’Italia ne facesse uso allo scopo di aumentare gli investimenti, avanzare nell’agenda delle riforme strutturali, e presentare piani credibili di ritorno all’aggiustamento di bilancio a partire dal 2017″. “Sulla base di questa intesa – ricorda la Commissione -, il governo italiano si è impegnato, con la sua lettera del 17 maggio 2016, a riprendere il percorso di aggiustamento verso l’obiettivo di bilancio di medio termine nel 2017, assicurando il rispetto integrale (‘broad compliance’, ndr) delle regole del braccio preventivo” del Patto di Stabilità. Questo impegno, continua la lettera, “è stato un fattore di rilevanza cruciale nell’ultimo rapporto sull’apparente (‘prima facie’, ndr) violazione della regola del debito nel 2015” da parte dell’Italia, rapporto elaborato dalla Commission in base all’articolo 126 del Trattato sul funzionamento dell’Ue.

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Inoltre, i piani di bilancio del governo “fanno riferimento anche ai costi straordinari che l’Italia sta sostenendo per i recenti terremoti e per l’afflusso di migranti. Come Lei sa – continua la lettera, che è indirizzata personalmente al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan – la Commissione ha riconosciuto la natura eccezionale di queste spese nel passato. Le modalità di trattamento di queste spese eccezionali sono basate sul quanto prevede specificamente il Patto di Stabilità e i suoi principi di attuazione approvati dal Consiglio Ue e coerentemente applicati. Da questo punto di vista, vorremmo anche una chiarificazione sulle cifre incluse nei piani di bilancio da considerare come ‘spese eccezionali'”. “La Commissione intende continuare un dialogo costruttivo con l’Italia per arrivare a una valutazione finale. Saremo lieti di avere le Sue osservazioni – conclude la lettera, sempre rivolta a Padoan – entro martedì 27 ottobre, dopo la chiusura dei mercati, per permettere alla Commissione di tenerne conto nella sua ulteriore analisi. I nostri servizi restano a disposizione per assiterLa in questo”. Attendiamo la prossima puntata.

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