Draghi promette sostegno a ripresa, ma richiama l’Europa su riforme e coesione

Draghi promette sostegno a ripresa, ma richiama l’Europa su riforme e coesione
21 novembre 2016

La ripresa economica di Eurolandia ha resistito alle incertezze, prosegue moderata ma costante e sta sfornando risultati positivi sia in termini di posti di lavoro – 4 milioni in più rispetto al picco negativo del 2013 – sia in termini di inizio di risalita dell’inflazione, verso un futuro in cui si riporti a livelli accettabili. Ma tutto questo dipende ancora in ampia misura dalle politiche ultra espansive della Bce, e proprio per questo il presidente Mario Draghi ha lanciato nuovi segnali che fanno presagire una proroga del piano di stimoli e di acquisti di titoli a dicembre. “Non vediamo un rafforzamento consistente della dinamica di fondo dei prezzi e il ritorno dell’inflazione ai nostri valori obiettivo continua a dipendere dall’attuale combinazione, senza precedenti, di supporto monetario”, ha spiegato intervenendo all’assemblea plenaria del Parlamento europeo. “E’ per questo motivo che restiamo impegnati a preservare il grado molto consistente di accomodamento monetario necessario a garantire una convergenza sostenuta dell’inflazione a valori inferiori ma vicini al 2 per cento”.

Ma proprio su questo impegno, il capo della Bce ha anche ribadito che la politica monetaria deve essere accompagnata da “misure decisive” da altre responsabilità politiche. Che significa riforme per favorire la produttività e politiche di bilancio la cui composizione sia tarata per sostenere la crescita. La ripresa di Eurolandia prosegue “ad un ritmo moderato ma stabile” e ha mostrato una notevole tenuta alle incertezze globali. Intanto “la disoccupazione ha continuato a calare – ha detto ancora il banchiere centrale -. Dal 2013, quando la situazione ha toccato il punto peggiore, sono stati creati oltre 4 milioni di posti di lavoro”. Ciò detto, sotto altri aspetti la situazione resta impegnativa. Lo stesso Draghi ha ricordato che nel suo precedente intervento alla plenaria, a febbraio, aveva avvertito che la coesione europea veniva messa alla prova. E ora “le sfide sono aumentate. Sono fiducioso che le fondamenta su cui è stato costruito il progetto europeo siano abbastanza solide per raggiungere gli obiettivi su cui ci siamo impegnati e su cui impegnamo gli europei del futuro”. Ma questo lo ha portato a lanciare un nuovo, accorato appello. “E’ importante come non mai che l’Europa risponda alle sfide che si trova di fonte in maniera coesa e determinata”. Draghi ha voluto citare “le parole pronunciate da un grande europeo, Carlo Azeglio Ciampi, in questa aula dieci anni fa: ‘se agiamo da soli saremo alla mercé di eventi più grandi di noi, eventi che minacciano la pace e la sicurezza europee'”.

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