Referendum: boom affluenza (68,44%), al nord più che al sud. All’estero ha votato 30,89%

Referendum: boom affluenza (68,44%), al nord più che al sud. All’estero ha votato 30,89%
5 dicembre 2016

Un’affluenza record ha caratterizzato la tornata referendaria. Gli italiani, probabilmente spinti da una campagna elettorale serratissima, tanto sul fronte del “no” quanto su quello del “sì”, sono andati in massa a votare se è vero che ha votato il 68.44% degli elettori con percentuali bulgare al nord. I dati sono ancora più impressionanti se confrontati con i due precedenti referendum costituzionali. A quello del 2001 sulla modifica del Titolo V andò a votare il 34,1% degli elettori, a quello del 2006 sulla devolution il 53,6% (si votava in due giorni). All’ultimo referendum, quello delle trivelle, che si è svolto quest’anno, ha votato il 32,1%. Il Veneto ha fatto registrare l’affluenza più alta, con il 76,67% degli elettori andati alle urne. Percentuali altissime di votanti anche in Emilia Romagna (75,91%), in Friuli (72,50%), in Trentino Alto Adige, in Piemonte, in Valle d’Aosta, e in Toscana: superano tutte ampiamente il 70% degli elettori.

Solo la Liguria, tra le regioni del nord, si ferma al 69,73%. Anche Marche e Umbria hanno percentuali superiori al 70%; i numeri scendono dal Lazio, dove si registra un’affluenza del 68,88%, in Abruzzo, Campania (58,87%) e in Puglia (61,72%). La Basilicata si ferma al 62,86. Il fanalino di coda, come è avvenuto anche per i dati dell’affluenza delle ore 12 e delle 19, si conferma la Calabria, con il 54,44% degli elettori al voto. Analogamente sono altissimi i dati dell’affluenza nelle città. A Roma ha votato il 69,8% a Milano il 71,7%, a Venezia il 72,15%, ad Aosta il 71,90, a Trieste il 67,80%, a Firenze il 77,13%, a Bologna il 75.85%, a Bari il 63,1%. A Napoli ha votato il 53,87, a Bari il 63,17%, a Catanzaro il 58,51. A Pontassieve, dove risiede il premier, cifra record di elettori alle urne: l’80,50% degli aventi diritto. Dei 4.052.341 italiani all’estero aventi diritto al voto, hanno partecipato alla consultazione referendaria 1.251.728 elettori. Il dato – comunicato dalla Farnesina – corrisponde a un’affluenza del 30,89%. In questo caso il confronto è possibile solo per il referendum costituzionale del 2006 (allora votò complessivamente il 27,87%) in quanto nel 2001 l’attuale modalità di voto all’estero non era prevista. Per il referendum sulle trivelle votò all’estero il 19,73% degli aventi diritto.

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