Il 4% della popolazione in Europa è musulmana, 76% è attaccato al Paese di residenza. In Italia sono 2,2 milioni

Il 4% della popolazione in Europa è musulmana, 76% è attaccato al Paese di residenza. In Italia sono 2,2 milioni
23 settembre 2017

Circa il 4% della popolazione Ue e’ di religione musulmana. In Germania e in Francia sono 4,7 milioni per ciascuno dei due Paesi, in Gran Bretagna 3 milioni, in Italia 2,2 milioni, in Bulgaria, Spagna, Olanda circa un milione per ciascun Paese. L’Agenzia Ue per i diritti fondamentali ha intervistato circa 10.500 musulmani residenti in Europa: il 76% di loro si sente fortemente attaccato al proprio Paese di residenza, nonostante piu’ di un un terzo degli intervistati lamenti discriminazioni soprattutto quando si tratta di trovare casa, un lavoro oppure quando veste in maniera legata alla tradizione musulmana. Al lavoro il 12% degli intervistati afferma di non avere avuto il permesso di osservare le proprie feste o cerimonie religiose. Il 53% dei musulmani intervistati ha la cittadinanza del proprio Paese di residenza, il 48% di loro non avrebbe problemi se un loro familiare sposasse un non musulmano, il 23% dichiara pero’ di non volere un vicino di casa omosessuale. Il 39% dei musulmani intervistati dichiara di avere subito una discriminazione negli ultimi 5 anni, il 25% negli ultimi 12 mesi. Il 2% dei musulmani intervistati ha addirittura subito un attacco fisico negli ultimi 12 mesi. Gli attacchi fisici vengono portati nel 33% dei casi da altre minoranze. Solo nel 3-5% dei casi gli attacchi o le molestie sono stati portati da gruppi estremisti o razzisti. Solo il 23% dei musulmani ha denunciato gli attacchi subiti, perche’ l’81% di coloro che hanno sporto denuncia alla polizia, si dichiara insoddisfatto dell’esito della denuncia stessa. Il 92% dei musulmani intervistati non ha problemi ad avere un vicino di casa non musulmano. Il 90% degli intervistati ha un amico non musulmano. L’86% dei musulmani di seconda generazione ha la residenza del Paese dove vive.

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La percentuale scende al 38% per i musulmani di prima generazione. Cio’ nonostante i musulmani di seconda generazione si sentono piu’ discriminati per ragioni religiose o etniche rispetto ai musulmani di prima generazione. I musulmani che hanno un permesso di soggiorno piu’ breve di 5 anni o che non hanno affatto un permesso di soggiorno sono nella Ue il 15%. In Italia sono il 43%. In Germania il 5%, nel Regno Unito il 7%, in Francia il 17%, in Spagna il 66%. In una scala da 1 a 5, l’Italia e’ il Paese al quale i musulmani si sentono meno attaccati. La media Ue e’ al 4,1. L’Italia e’ al 3,3. La Finlandia e’ al 4,6, la Svezia al 4,4, la Francia e il Regno Unito al 4,3, la Spagna al 4,1, la Germania al 4, la Grecia al 3,6, l’Austria al 3,5, l’Olanda al 3,4.  In una scala da 1 a 10, un musulmano accetterebbe come vicino di casa: una persona dello stesso gruppo etnico o religioso (gradimento 9,2), una persona di diversa religione (gradimento 9), una persona di un’altra minoranza (gradimento 8,8), una persona disabile (gradimento 9,1). Il gradimento scende a 7 per i gay e a 6,5 per i transessuali. A parti rovesciate, i cittadini Ue che non vorrebbero un vicino di casa musulmano sono il 20%. In Italia sono il 24%, in Germania il 22%, in Olanda il 17%, in Spagna il 13%, nel Regno Unito il 12% e in Francia il 7%. I Paesi dove il vicino di casa musulmano e’ meno gradito sono Cipro (36%), Austria e Malta (31%). Tra i musulmani nella Ue sono i nordafricani a lamentare maggiormente discriminazioni a loro danno. Seguono i migranti dall’Africa subsahariana.

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Si sentono meno discriminati i turchi e i musulmani dell’Asia meridionale. In Italia il 58% degli immigrati dall’Africa subsahariana sostiene di avare subito una discriminazione negli ultimi 5 anni. La percentuale scende al 50% per i nordafricani e al 42% per gli immigrati dall’Asia meridionale. Che tipo di discriminazioni i musulmani ritengono di avere subito negli ultimi 5 anni? Nel 31% dei casi quando si cerca un lavoro, nel 23% dei casi quando si lavora, nel 22% dei casi quando si cerca una casa. Il 28% degli uomini e il 27% delle donne che vestono abiti di tradizione musulmana ritengono di avere subito una discriminazione negli ultimi 12 mesi. Per trovare un lavoro o una casa spesso la discriminazione e’ basata sul nome e cognome di origine musulmana. Sette musulmani su 10 ritengono che le discriminazioni etniche e religiose siano molto diffuse in Francia e Olanda. La percentuale scende sotto al 50% in Italia, Germania e Regno Unito. Sotto al 30% in Spagna. Il 60% dei musulmani intervistati dichiara di essere stato trattato con rispetto nel caso di controlli da parte della polizia. Solo il 16% dichiara un trattamento irrispettoso da parte delle forze dell’ordine. In una scala da 0 a 10, gli immigrati in Italia dall’Africa subsahariana e dal Nordafrica hanno una fiducia nella polizia relativamente bassa: 5,3. L’indice di fiducia sale a 6 tra gli immigrati dall’Asia meridionale. L’indice di fiducia medio nella Ue e’ pari a 6,6. La fiducia maggiore nella polizia e’ tra i musulmani in Finlandia con un indice pari a 8,4.

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