5 aziende su 8 chiedono prestiti per pagare tasse

2 agosto 2014

Sono cifre allarmanti: 5 aziende su 8 (62,5%) chiedono prestiti in banca per pagare le tasse. Il dato emerge da un’indagine di Unimpresa tra le sue 122mila imprese associate. E’ l’Imu-Tasi l’imposta peggiore, mentre i più colpiti sono operatori turistici (alberghi), piccole industrie (capannoni), grande distribuzione (supermercati). A mettere in difficoltà gli imprenditori c’è anche l’Irap, soprattutto tenendo conto che l’imposta regionale sulle attività produttive si paga anche quando i bilanci sono in perdite dunque in assenza di utili. “Un sistema tributario troppo pesante – afferma Paolo Longobardi, presidente di Unimpresa – si accanisce sulle imprese fino a portarle allo sfinimento, se non al fallimento. Attivare linee di credito per pagare le tasse è assurdo, vuol dire la fine del sistema economico”. Tutto questo, secondo Longobardi, rischia di avere un “effetto negativo su conti e prospettive di crescita delle aziende”. “Un sistema fiscale eccessivo – sottolinea – è controproducente non solo per le imprese ma anche per i saldi del gettito tributario”.”In questa fase drammatica per l’economia, con le vie d’uscita sempre meno visibili, sarebbe opportuno – conclude Longobardi – mettere su una corsia preferenziale le misure necessarie a mettere il Paese in condizione di imboccare la ripresa”.

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