“Vietare la vendita di obbligazioni subordinate allo sportello”

“Vietare la vendita di obbligazioni subordinate allo sportello”
14 dicembre 2015

Vietare la vendita delle obbligazioni subordinate alla clientela al dettaglio e rendere la Banca d’Italia piu’ vicina al pubblico, ai clienti delle banche. Queste le due riflessioni scaturite in via Nazionale dalla vicenda delle quattro banche salvate dal governo ma costate milioni di risparmi ai clienti che si sono visti azzerare le obbligazioni subordinate in loro possesso degli istituti CariFerrara, CariChieti, Banca Etruria e Banca Marche. Lo ha spiegato il direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, intervistato a ‘In mezz’ora’. “Due riflessioni: la prima e’ che a questo punto ci sembra diventato urgente che prodotti come le obbligazioni subordinate ne venga vietata per legge la vendita al pubblico al dettaglio cosa che abbiamo chiesto per un anno intero in numerosi interventi pubblici e parlamentari. Poi a volte al nostra voce e’ flebile”, ha detto Rossi.

La seconda “riguarda noi, la nostra organizzazione: da relativamente poco tempo, 3-4 anni abbiamo comunicato a investire nella tutela del consumatore, del cliente delle banche. E’ una funzione che la legge ci assegna da tre, quattro anni: l’abbiamo svolta inizialmente con timidezza. Tre o 4 anni fa abbiamo cominciato a capire che invece dovevamo investire di piu’ nella tutela del cliente e nell’educazione finanziaria. Al nostro interno abbiamo un servizio di 50 persone che seguono, accolgono esposti da parte della clientela. Ne abbiamo avuto 14mila lo scorso anno. E abbiamo risposto a ciascuno coinvolgendo la banca nei confronti della quale c’era la lamentela”. Certamente – ha concluso Rossi – “accanto alla vigilanza sulla solidita’ delle banche nostro tradizionale obiettivo, abbiamo capito che occorre vigilare sul fatto che le banche agiscano correttamente nel rapporto con la loro clientela perché quello e’ un pezzo della loro solidita’”.

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