Beni culturali, la Sicilia apre ai privati. Ecco le regole per la sponsorizzazione

Beni culturali, la Sicilia apre ai privati. Ecco le regole per la sponsorizzazione
16 dicembre 2015

La Sicilia apre ai privati definendo regole e criteri. Firmata oggi la circolare che regolamenta la materia delle sponsorizzazioni sui beni culturali siciliani e definisce i criteri per il project financing che consentira’ al privato la gestione del bene. Nessun limite al contributo e trasparenza sui metodi di assegnazione in linea con quanto previsto dal codice dei contratti. Per i contributi sotto i 40 mila euro si potra’ procedere a trattativa privata, fatto salvo il divieto di frazionamento artificioso; sopra questa soglia la scelta dello sponsor dovra’ avvenire a seguito di una procedura di gara ad evidenza pubblica. “Questa circolare – afferma l’assessore regionale ai Beni culturali Carlo Vermiglio – definisce, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, le forme di coinvolgimento dei privati nella conservazione, valorizzazione e gestione dei beni culturali nel rispetto dei principi di trasparenza, evidenza pubblica e massima semplificazione, cosi’ come previsto dalla finanziaria dello scorso maggio”.

Le tipologie di sponsorizzazione previste sono tre: quella strettamente finanziaria, laddove lo sponsor si prende in carico le spese dell’intervento; quella tecnica, nel cui ambito tutto l’intervento o parte di esso viene progettato e realizzato a cura dello sponsor; quella mista, cioe’ una combinazione delle prime due, dove, per, esempio lo sponsor potra’ curare la progettazione e successivamente erogare il finanziamento. “Sara’ il contratto di sponsorizzazione – continua Vermiglio – a regolamentare in definitiva le prestazioni corrispettive, che graveranno tanto sul privato, obbligato ad una prestazione pecuniaria, quanto sul pubblico, impegnato a fornire prestazioni per veicolare il marchio o l’immagine dello sponsor”. L’amministrazione regionale procedera’, entro i primi mesi del 2016, a individuare gli interventi per i quali si ritiene possibile ricorrere alla sponsorizzazione, che verranno pubblicati sul sito del dipartimento beni culturali. La procedura prevede anche la verifica dei requisiti di idoneita’ professionale, di qualificazione per eseguire lavori pubblici, di capacita’ economica e finanziaria, tecnica e professionale dei fornitori e dei prestatori di servizi.

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