Governo Crocetta a caccia di soldi. Scatta piano cessione partecipate, via Airgest e Italkali

Governo Crocetta a caccia di soldi. Scatta piano cessione partecipate, via Airgest e Italkali
18 dicembre 2015

Il governo Crocetta adotta il piano operativo di razionalizzazione delle sue societa’ e delle partecipazioni. Con decreto approvato in Giunta prova a rimettere ordine alla giungla delle sue controllate, parte della complessa manovra di riequilibrio dei conti. Regista dell’operazione l’assessore all’Economia Alessandro Baccei, che “assume i provvedimenti amministrativi, formula le proposte, anche legislative, connesse alle prerogative proprie del socio, e propone le iniziative tendenti a garantire, nei limiti dell’equilibrio economico-finanziario”, si legge nel decreto firmato dal presidente Rosario Crocetta, “il mantenimento dei livelli occupazionali, attraverso interventi di fusione, liquidazione, incorporazione o trasferimenti anche parziali delle attivita’”.

Sono 18 le societa’ partecipate dalla Regione, di cui undici ritenute strategiche, le altre sette da dismettere. Del primo elenco fanno parte, tra le altre, l’Azienda siciliana trasporti, Sicilia e-servizi, che cura la piattaforma informatica pubblica, la societa’ finanziaria Irfis FinSicilia, Sviluppo Italia Sicilia, Siciliacque, Riscossione Sicilia, Seus (Sicilia emergenza urgenza sanitaria), e Maas, (Mercati agro alimentari Sicilia). Rientrano nel processo di dismissione, invece, la societa’ di navigazione Mediteranea Holding (la quota detenuta e’ del 43%), Airgest (56,68%), societa’ gestione dell’aeroporto di Trapani, Italkali (51%), azienda di procuzione di salgemma, il Distretto tecnologico micro e nani sistemi, Distretto tecnologico Navtec, Distretto tecnologico Agrobio-Pesca e Interporti Spa.

Per quanto riguarda Airgest, il piano definisce la societa’ fuori dalle “aree strategiche”, ma poiche’ svolge “un servizio di interesse generale, necessario a ridure il gap legato all’insularita’, che rappresenta un grave svantaggio strutturale, la Regione ha momentaneamente autorizzato il mantenimento della partecipazione azionaria per il tempo necessario alla realizzazione dell’investimento previsto nel piano industriale 2015-2019, “al fine di valorizzare le azioni e potere dismettere le stesse successivamente, mediante la nomina di un advisor”. Poi l’Italkali, anch’essa ritenuta non strategica e la cui dismissione o cessione delle quote azionarie, avverra’ dopo la determinazione del valore delle azioni, mediante un’attivita’ di accertamento, “tramite l’Avvocatura dello Stato”, effettuata da esperto nominato dall’autorita’ giudiziaria, o in alternativa attraverso advisor.

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Saranno cedute anche le partecipazioni indirette quali Ast Aeroservizi e Jonica Trasporti, detenute attraverso Ast. Confermata la liquidazione di Sicilia Patrimonio immobiliare, per scadenza del contratto di servizio lo scorso 5 dicembre, e di Societa’ Interporti siciliani. Per le societa’ che la Regione manterra’, scattano, comunque, le azioni di contenimento dei costi, attraverso una razionalizzazione delle spese di funzionamento e una revisione dei servizi a carico dell’amministrazione regionale. In particolare, per Sviluppo Italia Sicilia, Maas e Parco scientifico tecnologico, se le azioni di contenimento dei costi non dovessero risultare sufficienti per la chiusura in positivo dell’esercizio 2015 – avverte il documento regionale – “dovranno essere poste in liquidazione, avendo maturato perdite per quattro esercizi su cinque a partire dal 2012”.

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