Finanziaria, Crocetta ritrova gli alleati. Assegnati 145 milioni ai Comuni. Si va avanti

Finanziaria, Crocetta ritrova gli alleati. Assegnati 145 milioni ai Comuni. Si va avanti
23 febbraio 2016

Dopo i ripetuti ko sul bilancio ieri all’Ars, con la maggioranza caduta ben sei volte su altrettanti norme, oggi prove (al momento superate) di ricompattamento in Aula. Cosi’ nel pomeriggio sono passati gli articoli del documento contabile e a seguire ha ottenuto il via libera una serie di norme della finanziaria. Merito del vertice convocato nella sede del gruppo del Partito democratico di Palazzo dei Normanni, alla presenza dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei. “E’ stato un confronto aperto e costruttivo – dicono gli esponenti di Pd, Udc-Ncd, Sicilia Futura, Pse, Sicilia democratica – utile ad affrontare l’esame del bilancio e della finanziaria. Abbiamo discusso gli aspetti principali della manovra ed abbiamo individuato le risorse necessarie a ripristinare il Fondo per investimenti di Comuni ed ex Province, attingendo a risorse extra-regionali. Siamo pronti all’esame dell’aula”. Non e’ un caso che poco dopo l’avvio dei lavori d’aula il governo abbia presentato una norma che assegna 145 milioni di fondi statali (a valere sui fondi Pac), agli enti locali: anche quest’anno sono garantite le spese di investimento in misura pari al 2015, cioe’ 115 milioni per i comuni e 30 milioni per le ex province, nonostante l’impossibilita’ di contrarre un nuovo mutuo con Cassa depositi e prestiti.

Risorse, ha spiegato il governatore Rosario Crocetta presente a Sala d’Ercole, da utilizzare quali spese di investimento per opere infrastrutturali da realizzare nel corso del 2016. La norma che individua le risorse per Comuni ed ex Province “e’ frutto di un lavoro di squadra fra governo e maggioranza”, rivendica Alice Anselmo, capogruppo del Pd, “adesso ci aspettiamo che l’aula, al di la’ degli schieramenti e dei tatticismi, approvi questa norma attesa e importante”. Corpose alcune delle norme della finanziaria approvate stasera, una delle quali assegna 100 milioni ai Comuni e agli enti di culto per l’avvio dei cantieri di lavoro: meta’ dello stanziamento da destinare ai Comuni per i nuovi cantieri e 20 milioni per quelli gia’ programmati negli ultimi due anni; altri 10 permetteranno l’impiego di personale da destinare alla raccolta differenziata mentre i rimanenti 20 saranno utilizzati per le opere nel sociale degli enti di culto”. Disco verde pure alle misure a sostegno dei circa tremila sussidiati ex Pip. Un emendamento del M5S e’ stato respinto con voto segreto: “Siamo contrari ad ampliare il bacino di utenza delle misure”. Approvato l’articolo sui cantieri di servizio, ex Rmi: la norma innalza il tetto Isee e permette la fuoriuscita di tutti quelli che hanno fatto richiesta, attraverso anticipazione bancaria. Via libera anche al finanziamento di settecentomila euro per il Fondo per il dissesto idrogeologico, inoltre alimentato dagli oneri di progettazione delle opere che verranno approvate e finanziate.

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Stralciato l’articolo 13, che conteneva i contributi a realta’ e associazioni legate alla famigerata ‘ex tabella H’. Ok all’articolo che interviene sulle Ztl e che rischia di bloccare la misura prevista a Palermo: tutti i comuni siciliani che hanno istituito o che istituiscono zone a traffico limitato sono obbligati, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, ad approvare un regolamento attuativo che normi le tariffe per il permesso d’accesso, le riduzioni, le agevolazioni, l’applicazione e le sanzioni. Esulta il deputato FI Giuseppe Milazzo: “Con l’approvazione di questo articolo ritengo di avere liberato i palermitani da un provvedimento iniquo, quale e’ la Ztl di Orlando, che non era altro che una tassa di 100 euro, un balzello indifferenziato”. Si profila battaglia sull’articolo 8 in materia di autonomie locali, accantonato in vista di una riscrittura. “Il cosiddetto ‘emendamento Capodicasa’ relativo al personale precario degli enti locali in dissesto finanziario, approvato nella legge di stabilita’ 2016 nazionale – affermano i deputati M5S – ha in realta’ creato un problema ai Comuni gia’ in difficolta’. Prevedendo la copertura ‘integrale’ degli oneri da parte della Regione, ha di fatto tolto la possibilita’ agli enti locali di contribuire a coprire la spesa con proprie risorse. Quindi, se la Regione non coprira’ integralmente gli oneri, i Comuni saranno costretti a ridurre le ore al personale”. Si riparte domani alle 11.

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