Palermo, ente formazione assume lavoratori a loro insaputa. Sindacati: “Fatto di inaudita gravità, punta dell’iceberg”

Palermo, ente formazione assume lavoratori a loro insaputa. Sindacati: “Fatto di inaudita gravità, punta dell’iceberg”
26 febbraio 2016

Assunti a loro insaputa da un ente di formazione professionale, il Cesifop, che non ha mai provveduto ne’ a dare loro comunicazione alcuna ne’ a fare firmare contratto di assunzione. E’ accaduto ad alcuni lavoratori del settore, licenziati da altri enti, che si sono visti sospendere, apparentemente senza ragione, l’indennita’ di disoccupazione. Nel cercarne il motivo, e’ venuto alla luce che il Cesifop aveva utilizzato i dati del loro curriculum- presentato a questo come anche ad altri enti nella speranza di un posto di lavoro- per comunicare all’Inps la loro assunzione. La Cgil e la Flc siciliane definiscono l’accaduto “un fatto di inaudita gravita’”. Per i segretari generali Michele Pagliaro e Graziamaria Pistorino si configurerebbe una truffa finalizzata ad acquisire finanziamenti pubblici, che ha pure danneggiato i lavoratori inconsapevolmente coinvolti, facendo loro perdere gli ammortizzatori sociali”. Cgil e Flc rilevano che questa “potrebbe solo essere la punta dell’iceberg e altri casi di questo genere potrebbero celarsi nel settore”.

Gonfiare gli organici “servirebbe ad enti con pochi scrupoli, come nel caso denunciato- osservano Cgil e Flc- a partecipare agli Avvisi della Regione con maggiori possibilita’ di successo acquisendo commesse per un numero maggiore di ore e con remunerazione piu’ alta”. Il Cesipof ha peraltro sospeso il proprio personale, quello assunto regolarmente, chiedendo l’accesso agli ammortizzatori sociali: nel frattempo procedeva a queste nuove assunzioni. “Dopo anni di battaglie per la trasparenza e legalita’ nella formazione professionale- affermano Pagliaro e Pistorino- sconforta che accadano queste cose. Significa che c’e’ ancora tanta strada da fare se in un settore con oltre 3.500 licenziati e 300 operatori impegnati in attivita’ residuali ci sia spazio per enti che partecipano a bandi pubblici non esitando a commettere scorrettezze e illegalita’, riuscendo a drenare risorse”. Pagliaro e Pistorino chiedono che sui fatti denunciati sia fatta immediata chiarezza da parte delle istituzioni preposte e che siano fatte verifiche a tappeto.

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