Sicilia, via libera ai finanziamenti ai Comuni. Crocetta: “Il rigore e’ per tutti”. Anci: “Governo e Ars non credibili”

Sicilia, via libera ai finanziamenti ai Comuni. Crocetta: “Il rigore e’ per tutti”. Anci: “Governo e Ars non credibili”
27 febbraio 2016

di Enzo Marino

Dopo una discussione durata quasi cinque ore, con momenti di alta tensione, tra polemiche e sospensioni, l’Assemblea regionale siciliana ha approvato l’articolo 8 della legge finanziaria, così come era emendato, che riguarda la norma sugli enti locali, tra cui i finanziamenti ai Comuni. Con l’approvazione dell’articolo, in pratica, arriva il via libera al fondo per i Comuni che sarà di complessivi 390 milioni di euro, 50 dei quali saranno prelevati dal Fondo delle pensioni dei regionali. Gli enti locali potranno utilizzare questi ultimi fondi per coprire le rate dei mutui.  Altri 115 milioni arriveranno dai fondi Pac ma potranno essere spesi soltanto per investimenti. Nel corso della seduta, sono fioccate una serie di richieste di fondi da parte dei deputati al fine di soddisfare le esigenze del proprio territorio. Richieste puntualmente bocciate dall’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, seduto, ovviamente,  tra i banchi del governo alla sinistra del presidente della Regione, Rosario Crocetta. In soldoni, ecco il totale delle risorse che arriveranno ai Comuni in varie forme: 342 milioni fondo autonomie locali; 115 milioni per investimenti; 50 milioni per il pagamento dei mutui; 10 milioni fondo di progettazione; 100 milioni per i cantieri di servizi e 170 milioni per i precari. A queste somme si aggiungono le nuove entrate che i Comuni potranno avere mediante la valorizzazione dei beni demaniali.  “Basta con i populisti e i demagoghi. Il tempo del rigore e’ arrivato per tutti”, taglia corto in aula il governatore della Regione siciliana, Rosario Crocetta,

Leggi anche:
E' ufficiale, Ilaria Salis e candidata AVS alle elezioni europee

Immediata la reazione dell’AnciSicilia. “E’ inverosimile quello che sta succedendo – tuona il vice presidente, Paolo Amenta– Governo e Ars non sono più credibili e come Comuni non abbiamo più interlocutori seri. Si erano assunti l’impegno di non tagliare i 115 milioni destinati agli investimenti dei Comuni, ed ora li hanno ridotti a 50, inserendo ancora la possibilità di pagare le rate mutuo con i fondi Pac senza autorizzazione del Cipe e del Ministero. Dimenticando che altri 114 milioni dei 340 previsti nella Quota corrente aspettano ancora il via libera da parte del Ministero. Per cui, ancora una volta, i Comuni sono considerati alla stregua di una qualsiasi associazione di volontariato”.  Insomma, “siamo al punto di partenza, d’altra parte non si è più capito chi comanda in Sicilia, se Crocetta o Baccei, per cui nel chiedere l’immediato intervento del Governo romano, chiediamo altresì all’Ars di non discutere del punto riguardante la Quota investimenti ai Comuni. Non solo, ma siano loro a dare risposte e ad interloquire con le cooperative del Terzo Settore sui servizi da garantire nei Comuni”.

 

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti