Abolizione del voto segreto, asse Musumeci-Miccichè

Abolizione del voto segreto, asse Musumeci-Miccichè
Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci (s) e il presidente del parlamento siciliano, Gianfranco Miccichè
20 marzo 2018

Asse tra presidenti per l’abolizione del voto segreto all’Assemblea regionale siciliana. A lanciare la palla e’ stato stamane il governatore Nello Musumeci, probabilmente non a caso alla vigilia dell’esame dei documenti contabili a fronte della scadenza, a fine marzo, dell’esercizio provvisorio: una mossa anche per scoraggiare, dunque, le imboscate d’aula. “E’ una questione di etica, di trasparenza e di rispetto verso gli elettori”, spiega in una lettera inviata al presidente dell’Ars, Gianfranco Micciche’. Il voto segreto, argomenta Musumeci, “si e’ via via trasformato nella principale arma dei ‘franchi tiratori’, ovverosia dei parlamentari che tradiscono un impegno assunto apertamente e altrettanto apertamente dichiarato. Nella attualita’ della fase politica ad alcuno puo’ sfuggire come la stragrande maggioranza dei siciliani reclami assoluta trasparenza e coerenza di condotte politiche e parlamentari dai suoi rappresentanti, ai quali richiede prese di posizione nitide e riconoscibili e non certo proditorie imboscate d’Aula. Non comprenderlo costituirebbe grave ritardo culturale e politico”. E’ possibile e giusto quindi abolire il voto segreto, limitandolo “a casi ove siano da decidere soggettivi diritti personali”.

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Una sfida subito raccolta da Micciche’. “Sono assolutamente d’accordo: il voto segreto – afferma Micciche’ – e’ un cancro della democrazia, prova ne e’ che e’ stato abolito ovunque, tranne che in Sicilia”. Ogni volta che nelle passate legislature, l’Assemblea ha valutato il superamento di questo “cimelio”, ricorda il numero uno dell’Ars, “l’abolizione del voto segreto si e’ arenata sugli scogli di maggioranze svogliate e poco motivate. Negli anni, per evitare che venisse abolito, si e’ fatto persino ricorso a modalita’ segrete di voto. Un circolo vizioso che ne ha decretato la sopravvivenza fino ad oggi. Ebbene, e’ arrivato il momento di darci un taglio. Fin dal giorno del mio insediamento ho detto che questa mia presidenza dell’Assemblea avrebbe avuto senso solo se fossi riuscito a sopprimere il voto segreto. Stiamo lavorando ad una modifica complessiva del Regolamento dell’Ars, al cui interno e’ prevista l’abolizione del voto segreto”, ma “e’ importante che la maggioranza in Aula sia compatta e coesa. A tutte le forze politiche chiedo massimo impegno”.

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