Abrogazione Obamacare, repubblicani verso nuovo fallimento

Abrogazione Obamacare, repubblicani verso nuovo fallimento
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump
27 settembre 2017

La nuova proposta dei repubblicani statunitensi per abrogare e sostituire l’Obamacare sembra destinata, ancora una volta, a fallire prima di arrivare in Aula. Il nuovo tentativo di riforma della sanità sarà probabilmente affossato, come temuto dal presidente Donald Trump, dal senatore Rand Paul, il cui voto negativo si aggiungerebbe a quelli di John McCain (sicuro) e Susan Collins (quasi certo). A riferire dell’opposizione di Paul è stato il suo portavoce. La proposta di legge che dovrebbe essere votata in settimana in Senato è stata preparata da Bill Cassidy e Lindsey Graham e prevede di ridurre notevolmente il ruolo del governo federale nella sanità, la fine dell’obbligo di assicurarsi, l’eliminazione di sgravi fiscali e dell’espansione di Medicaid, il programma sanitario per i poveri. Inoltre, secondo il Washington Post, le ultime modifiche alla proposta sarebbero state ‘disegnate’ per favorire Alaska e Maine, che riceverebbero molti più fondi dal governo federale: si tratta degli Stati rappresentati da Lisa Murkowski e Susan Collins, che votarono contro il tentativo di abrogare e sostituire l’Obamacare a luglio e che rappresentano, ancora oggi, il maggior ostacolo verso l’approvazione della riforma repubblicana.

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Anche Arizona e Kentucky, gli Stati di McCain e Paul, riceverebbero più aiuti, come sottolineato dallo stesso Trump su Twitter: “Alaska, Arizona, Maine e Kentucky sono i grandi vincitori nella proposta per la sanità. Sette anni (a parlare di) abrogare e sostituire (l’Obamacare) e alcuni senatori non sono con noi”. I repubblicani hanno tempo fino al 30 settembre per approvare la proposta con un voto a maggioranza semplice, secondo le regole speciali previste per leggi che riguardano spese o tasse, senza subire l’ostruzionismo in Aula dei democratici (per evitarlo, servirebbero 60 voti, ma i repubblicani ne hanno solo 52). Con i 52 voti disponibili in Senato, i repubblicani possono permettersi solo due voti contrari, potendo poi contare su quello del vicepresidente, Mike Pence, per spezzare l’equilibrio. Il 22 settembre, Trump ha scritto su Twitter: “Rand Paul, o chiunque altro voti contro la proposta di legge sulla sanità, sarà per sempre ricordato (nelle future campagne politiche) come ‘il repubblicano che ha salvato l’Obamacare'”. Da sabato, Trump ha dedicato sette tweet alla riforma sanitaria.

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