“Accessi abusivi”, in Sicilia personalita’ pubbliche spiate

“Accessi abusivi”, in Sicilia personalita’ pubbliche spiate
31 marzo 2017

La chiama “Spy story” finalizzata “a fare dossieraggio”. “Migliaia di accessi abusivi in Sicilia ai danni di personalita’ pubbliche”. E’ la clamorosa denuncia dell’amministratore unico di Riscossione Sicilia Antonio Fiumefreddo. Ieri il manager della societa’ regionale, fedelissimo del governatore Rosario Crocetta, al centro di un aspro scontro politico, aveva lanciato dure accuse riferendo che “negli ultimi 22 mesi” e’ stato sottoposto a “spionaggio fiscale”: “Con una media di tre volte al giorno lavorativo e per un totale di 748 volte, dipendenti infedeli di Riscossione Sicilia hanno visitato la mia posizione fiscale. Un reato ovviamente di cui si occupera’ la magistratura”.

Si chiede Fiumefreddo: “Per conto di chi hanno agito, per cosa e in cambio di cosa? Un’odiosa aggressione alla mia vita privata perche’ mi sono intestato una battaglia di normalita’ e uguaglianza. Perche’ questi dipendenti infedeli, invece di fare pagare le tasse ai grandi evasori, hanno ritenuto piu’ opportuno abusare di un ufficio, accedere alla mia posizione fiscale e forse modificarla? La magistratura lo accertera’. Io, intanto, vado avanti anche se devo pagare un prezzo cosi’ alto”. Il fenomeno, in ogni caso, sarebbe piu’ ampio e riguarderebbe numerose personalita’ pubbliche. Cosi’ per le 11, presso la sede catanese di Riscossione Sicilia, ha convocato la stampa per informarla “sull’attivita’ di spionaggio fiscale scoperta”. Le denunce di Fiumefreddo, recentemente sentito dall’Antimafia su un presunto ammanco fiscale di 52 miliardi di euro, e che ha rinunciato alla tutela disposta dalla prefettura etnea, nelle scorse settimane avevano indotto la Procura di Catania a indagare nove funzionari che avrebbero elargito favori e agevolazioni fiscali ad alcuni deputati regionali.

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