Accesso a Internet e ai social per tutti i dipendenti statali. E senza limiti

Accesso a Internet e ai social per tutti i dipendenti statali. E senza limiti
23 maggio 2017

L’accesso alla Rete, e anche ai social network, deve essere garantito a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione, senza limiti di tempo o orari. E’ una delle novita’ contenute dal Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2017-2019, anticipato da Public Policy, e messo a punto dall’Agenzia per l’Italia digitale (a breve approdera’ in Consiglio dei Ministri). Tra le novita’ del Piano, anche la disponibilita’ sugli smartphone di tutti i servizi della p.a.grazie all’installazione di nuove app da parte anche di societa’ private, la messa a bando di nuovi data center che comporterebbe economie di spesa e l’esclusione delle spese contenute per la connessione ad Internet dalla spending review. Questi i principali punti.

INTERNET E SOCIAL Si parte dal presupposto che Internet “oggi deve essere considerato a tutti gli effetti uno strumento di lavoro indispensabile ed efficace per svolgere ogni tipo di attivita’: dal trovare numeri di telefono, all’identificare persone e relazioni tra queste persone, riferimenti di un concorso o normativi, documentazione tecnica, strumenti di produttivita’ (traduzioni, orari nel mondo, ecc.), servizi di emergenza o notizie di ogni tipo”. Per questo motivo, l’accesso alla rete deve essere garantita a tutti i dipendenti della pubblica amministrazione, indipendentemente dal ruolo o dai compiti assegnati.

MATERIALE RISERVATO. Solo per esigenze di sicurezza, e in caso appunto di materiale riservato, si puo’ utilizzare un filtro per bloccare l’utilizzo. Ed infatti, il Piano suggerisce forti politiche di sicurezza per trattare informazioni riservate, sui pericoli del phishing, utilizzo di chiavette Usb, etc.

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SERVIZI SU SMARTPHONE. Il Piano punta a rendere piu’ fruibili i servizi della p.a.anche attraverso l’accesso per gli utenti tramite dispositivi mobili. Per far questo, si suggerisce di “favorire” l’ingresso di aziende private che possano garantire tali servizi “con architetture sicure, scalabili, altamente affidabili e basate su interfacce applicative chiaramente definite”.

SPESE PER INTERNET. Le spese sostenute dalle pubbliche amministrazioni per i canoni dei servizi di connettivita’, come ad esempio Internet, devono essere tenute fuori dal piano di spending review. Non rientrano cioe’ “nell’obiettivo di contenimento della spesa per il triennio 2016-2018”.

OBIETTIVO DI RISPARMIO. il Piano stima che ai fini sempre di spending review la spesa ‘aggredibile’ nel comparto ICT ammonta a circa 1,7 miliardi. L’obiettivo di risparmio e’ quantificabile in circa 800 milioni da ottenere attraverso misure di riqualificazione della spesa.

“PAGOPA” ENTRO 2017. Entro la fine dell’anno le amministrazioni dovranno completare l’adesione al sistema PaoPA per tutti i servizi che prevedono il pagamento dei dovuti da parte dei cittadini e delle imprese. Ad esempio, tramite PagoPa, si pagano in tabaccheria multe, ticket sanitari, bollo auto, etc., in contanti o con carte di credito dei principali circuiti di pagamento.

SPID OBBLIGATORIA. Il Sistema Pubblico di Identita’ Ditigale e’ il sistema di accesso che consente di utilizzare, con un’ìidentita’ digitale unica, i servizi online della P.a. Nel Piano si prevede l’obbligo per le amministrazioni di assicurare la copertura di tutti i servizi digitali esistenti, utilizzando esclusivamente il sistema Spid sui nuovi servizi.

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MULTE TRAMITE DOMICILIO ON LINE. Avvisi, solleciti e notifiche di bollette, multe e cartelle esattoriali potranno essere inviati tramite il domicilio on line del cittadino.

INVESTIMENTI. Il Piano ipotizza che “l’effetto combinato di azioni di contenimento e di trasformazione della spesa ICT di parte corrente” possa generare per la fine dell’anno prossimo un incremento della spesa per investimenti di circa il 15%, ossia circa 200 milioni.

STOP A NUOVI DATA CENTER. Il Piano incentiva a fare economie di spesa con servizi su data center di altre p.a., per sostituirle gradualmente con il cloud.

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