Acqua non potabile ad Avellino, ressa nei supermercati

Acqua non potabile ad Avellino, ressa nei supermercati
10 febbraio 2018

Il solo sospetto che l’acqua corrente sia inquinata e’ bastato a far scattare la psicosi e a scatenare la corsa all’approvvigionamento dell’acqua imbottigliata. Succede ad Avellino, e non soltanto nel centro storico e nelle zone adiacenti dove vige il divieto emesso dal sindaco Paolo Foti di bere l’acqua fornita dall’Alto Calore Servizi spa, ma la paura si e’ diffusa in tutta la citta’. Prima che i supermercati aprissero gia’ si erano formati capannelli di persone agli ingressi per accaparrarsi le scorte. I centralini dell’Alto Calore sono stati presi d’assalto, soprattutto per chiarire quale uso puo’ essere fatto in sicurezza dell’acqua che sgorga dai rubinetti. L’ordinanza emessa dal primo cittadino di Avellino nel pomeriggio di ieri vieta il consumo potabile e alimentare. La scoperta e’ avvenuta in seguito a controlli di routine con prelievi effettuati dagli stessi tecnici dell’Alto Calore Servizi spa nelle fontane pubbliche di piazza Duomo e corso Umberto. I campioni gia’ analizzati dall’Asl di Avellino hanno evidenziato il superamento dei livelli di norma dei microrganismi presenti generalmente nell’acqua. Di qui un secondo prelievo dalla fontana pubblica di Rione Mazzini, a monte delle altre due gia’ controllate e legate allo stesso sebatoio. Anche in questo caso i prelievi sono risultati positivi e di qui la raccomandazione del dipartimento di prevenzione dell’Asl di Avellino al divieto di utilizzare l’acqua erogata dal servizio pubblico. Altre indagini microbiologiche sono in corso, ma i risultati non sono previsti in giornata.

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