Acque agitate Pd, Franceschini-Orlando: chiarirci prima del Colle

Acque agitate Pd, Franceschini-Orlando: chiarirci prima del Colle
Dario Franceschini (s) e Matteo Renzi
29 marzo 2018

Trovare una sede di confronto per discutere la linea del Pd, prima dell’apertura delle consultazioni al Quirinale. E’ quanto hanno chiesto Dario Franceschini e Andrea Orlando, intervenuti questa mattina all’assemblea del gruppo Dem alla Camera, convocata per stabilire la linea sulla votazione dell’ufficio di presidenza. Su proposta del capogruppo Graziano Delrio, i deputati democratici hanno approvato le candidature di Ettore Rosato (come vicepresidente) e di Rosa Maria Di Giorgi e Alessia Morani come questore e segretaria. Una pratica risolta in fretta, per acclamazione. Ma poi la seduta è proseguita, spostando lo sguardo sulle prospettive del Pd. Il segretario reggente Maurizio Martina, aprendo la discussione, ha ribadito la linea dell'”opposizione”, garantendo che ci saranno spazi di “riflessione”, nel segno di “unità e collegialità”. Su questo, ha rivendicato, “dalla direzione in poi abbiamo costruito punti di tenuta unitaria che non sono banali”. Però in questa fase serve un confronto nel merito di alcune questioni, hanno sottolineato Orlando e Franceschini, che in mattinata hanno parlato a lungo in Transatlantico.

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Nel suo intervento durante la riunione, Franceschini ha sottolineato che il Pd è rimasto troppo a lungo “silente” e che visto che dalla Direzione a oggi ci sono stati dei passaggi, sono avvenute dei fatti, non si può continuare a dire “come deciso in direzione”. Per questo il ministro uscente dei Beni culturali ha chiesto di riunire congiuntamente i gruppi, “prima delle consultazioni” al Quirinale, per chiarire la linea Dem su alcuni temi fondamentali. Anche Orlando ha chiesto un confronto. “Dire opposizione – ha spiegato – non basta: bisogna dire qual è la nostra agenda di opposizione, anche nei colloqui con il capo dello Stato. Su questo serve un confronto nei gruppi”, in particolare sui temi “sociali”. La richiesta di Orlando e Franceschini è però guardata con sospetto dai renziani: “Si avvicinano le consultazioni – riflette un deputato vicino all’ex segretario – e chiedendo un confronto si cerca di creare una ‘apertura’ su un ipotetico esecutivo. Ma la linea non cambierà”.

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