Addio a fuochi d’artificio, arrivano i droni luminosi. Già sperimentati nella spettacolare cornice del Super Bowl

Addio a fuochi d’artificio, arrivano i droni luminosi. Già sperimentati nella spettacolare cornice del Super Bowl
22 marzo 2018

Torino dice addio ai tradizionali fuochi d’artificio per la festa patronale di San Giovanni e li sostituisce con uno spettacolo di 200 droni luminosi. La novita’ e’ stata approvata oggi dalla giunta comunale con una delibera che definisce le linee guida per lo spettacolo conclusivo del 24 giugno che per la prima volta sara’ un evento a basso impatto acustico e ambientale. L’amministrazione cittadina ha dato anche il via libera alle procedure amministrative per la pubblicazione di un bando per la ricerca di sponsor per contribuire all’organizzazione della manifestazione. “Sara’ un evento esclusivo, innovativo e sperimentato ancora pochissime volte nel mondo e mai in Italia – spiegano gli assessori all’Innovazione, Paola Pisano, e allo Sport e Tempo Libero, Roberto Finardi – una novita’ che ci consentira’ di celebrare la ricorrenza del santo patrono proseguendo la lunga tradizione dell’atto finale con spettacolo di luci e musica la sera del 24 giugno e, al tempo stesso, rispettando l’ambiente e senza il fragore non sempre gradito dai cittadini”. Un primato mondiale è stato stabilito a Guangzhou, in Cina: miille droni scintillanti hanno preso il volo aggiungendosi alle stelle del firmamento in occasione dell’annuale Festival delle Lanterne che si è tenuto lo scorso 12 febbraio a Guangzhou, capitale della provincia del Guangdong. Un altro grande evento  con droni luminosi è stata la consueta e spettacolare cornice del Super Bowl, dove c’erano anche 300 droni illuminati che si muovevano a ritmo di musica, facendo da perfetto sfondo all’esibizione di Lady Gaga. Un sistema, chiamato Shooting Stars, concepito e realizzato da Intel che si era già visto a fine 2016 in uno spettacolo a Disney World e che, di fatto, è controllato da una sola persona.

Leggi anche:
La Nasa ha confermato la missione Dragonfly su Titano

Con Shooting Stars Intel ha già dichiarato che in via teorica sarebbe possibile controllare fino a 10.000 di questi droni con l’intervento di un unico tecnico in carne e ossa. Ciò è possibile grazie a un complessa suite di programmi software che permette di programmare i movimenti e i percorsi di ogni singolo drone, gestendo anche il pericolo di eventuali collisioni. Nei primi e ultimi minuti dell’esibizione di Lady Gaga all’half time show del Superbowl una flotta di 300 droni ha danzato nel cielo sopra lo stadio, disegnando una bandiera americana (dal secondo 30 per circa 1 minuto) e il logo dello sponsor (ultimi secondi del video) Questi droni di Intel sono quadricotteri piuttosto semplici. Pesano poco, non hanno viti (è tutto a incastro), montano una piccola lampada LED multicolore e vengono assemblati in 15 minuti ciascuno in una fabbrica in Germania. Nello spettacolo natalizio a Disney World Intel aveva fatto volare addirittura 600 droni, per uno spettacolo di luci, colori e movimento a suo modo unico. Intel lavora al programma Shooting Stars da circa due anni. A fine 2015 a Linz, in Austria, risale la prima esibizione grazie a una partnership con alcuni artisti e ricercatori tecnologici all’evento Ars Electronica Futurelab, dove quattro piloti guidarono una flotta di 100 droni lanciati da quattro diverse posizioni. Nel 2016 inoltrato, prima ancora dello spettacolo a Disney World, Intel ha testato la nuova versione della piattaforma lanciando 500 droni in un colpo solo. Già si sapeva l’interesse di Intel per i droni, che vengono sempre più visti come flotte più o meno grandi per portare a termine gli obiettivi più disparati. Lo stesso software che Intel sta utilizzando per questi spettacoli potrebbe essere infatti impiegato per operazioni di soccorso o per ispezionare prodotti ed equipaggiamento.

Leggi anche:
La Nasa ha confermato la missione Dragonfly su Titano

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti