Aereo precipitato in Etiopia, 5 giorni per identificare le vittime. Anche Australia sospende voli Boeing 737 Max

Aereo precipitato in Etiopia, 5 giorni per identificare le vittime. Anche Australia sospende voli Boeing 737 Max
12 marzo 2019

Le operazioni di recupero dei corpi delle vittime dello schianto del volo Ethiopia Airlines, precipitato domenica subito dopo il decollo da Addis Abeba con a bordo 157 passeggeri, richiederanno almeno cinque giorni. Lo ha reso noto oggi il portavoce di Ethiopian Airlines, Asrat Begashaw, parlando alla stampa ad Addis Abeba. “Il processo di identificazione delle vittime richiedera’ almeno cinque giorni. Le famiglie saranno avvisate”, ha detto il portavoce, citato dai media etiopi. Gli investigatori hanno rinvenuto ieri le due scatole nere del velivolo, un Boeing 737-8 Max, la cui flotta e’ stata messa a terra dalla stessa compagnia di bandiera etiope per motivi precauzionali. “Anche se non conosciamo ancora la causa dell’incidente, siamo stati costretti a mettere a terra la flotta come misura extra di sicurezza”, si legge in una nota ripresa dalla stampa etiope.

La decisione segue quella gia’ annunciata dall’Ente regolatore cinese dell’aviazione civile (Caac), che ha ordinato a tutte le compagnie aeree del paese di sospendere l’impiego dei veivoli Boeing 737 Max. Successivamente anche i governi di Indonesia e Singapore hanno preso la stessa decisione. Fra le vittime dello schianto, avvenuto subito dopo il decollo del velivolo che era diretto verso la capitale keniota Nairobi, ci sono anche otto italiani: si tratta dell’archeologo e assessore ai Beni culturali della Regione Sicilia, Sebastiano Tusa, del presidente della rete di Ong Link 2007, Paolo Dieci,di tre componenti della onlus bergamasca Africa Tremila (il presidente Carlo Spini, sua moglie Gabriella Vigiani e il tesoriere Matteo Ravasio), e di tre impiegate presso le agenzie delle Nazioni Unite (Virginia Chimenti, Rosemary Mumbi e Maria Pilar Buzzetti). Sul fronte delle prime indagini sul disastro aereo, si e’ appreso che il pilota del volo Ethiopian Airlines precipitato aveva comunicato le difficolta’ e chiesto il permesso di tornare indietro subito dopo il decollo.

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Il pilota aveva ricevuto l’autorizzazione a rientrare, ma non ha fatto in tempo. “I controlli e la manutenzione di routine effettuati sul velivolo non hanno mai rivelato alcun problema”, ha sottolineato l’amministratore delegato della Ethiopian, Tewolde Gebremariam, specificando che il Boeing 737 “era un aereo nuovo di zecca consegnato alla compagnia nel novembre del 2018”. Intanto, anche Argentina e Corea del Sud si aggiungono all’elenco dei Paesi che hanno deciso di lasciare a terra i Boeing 737 Max 8 in seguito all’incidente aereo della Ethiopian Airlines, di domenica scorsa, costato la vita a 157 persone. La Aerolineas Argentinas, la compagnia di bandiera di Buenos Aires, ha annunciato che “sospendera’ temporaneamente” i voli dei suoi cinque aerei Boeing 737 MAX 8. La decisione “e’ stata presa dopo l’analisi congiunta condotta con l’Anac, l’autorita’ del settore aereo nel Paese”, si legge in una dichiarazione della compagnia. “Per Aerolineas Argentinas, il valore piu’ importante e’ la sicurezza”, aggiungono dalla compagnia, la cui flotta di 82 velivoli comprende cinque B737 MAX 8.

La stessa decisione e’ stata presa anche dalle autorita’ della Corea del Sud. “Abbiamo suggerito a Eastar Jet, l’unica compagnia aerea sudcoreana proprietaria del B737-8 (due velivoli) a lasciarli a terra”, hanno dichiarato in una nota il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. “Eastar Jet ha accettato di farlo e ci ha detto che sospendera’ le operazioni dell’aeromobile a partire da mercoledi’”, ha aggiunto. L’aviazione australiana ha vietato i Boeing 737 Max 8 nel suo spazio aereo e quindi anche i velivoli di altre compagnie non potranno entrare in Australia. “La sospensione e’ immediata”, ha dichiarato Peter Gibson, portavoce dell’Autorita’ australiana dell’aviazione civile (Acsa). “Sebbene nessuna compagnia aerea australiana utilizzi il Boeing 737 Max, ci sono due compagnie straniere che servono l’Australia con questi tipi di velivoli”, ha aggiunto l’ente in un comunicato che annuncia la sospensione temporanea delle operazioni del Boeing 737 Max da o verso l’Australia.

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