Agente di Polizia penitenziaria si suicida in carcere. Ancora oscure le cause

Agente di Polizia penitenziaria si suicida in carcere. Ancora oscure le cause
9 dicembre 2017

Un appartenente al Corpo della Polizia penitenziaria, un Assistente Capo di 51 anni, tra i più anziani del carcere, si è tolto la vita la scorsa notte, verso le 3, uccidendosi con l`arma di ordinanza nella caserma del carcere di Tolmezzo (Udine). Il tragico episodio sarebbe avvenuto nella Portineria del carcere. A dare la notizia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) che ricorda che quindici giorni fa un altro agente di Polizia Penitenziaria si era tolto la vita a Padova. “Siamo sconvolti. L`uomo era benvoluto da tutti, molto disponibile, e lavorando all`Ufficio Servizi del carcere era sempre a disposizione degli altri. Davvero perdiamo un amico, prima che un collega”, ha dichiarato Giovanni Altomare, segretario regionale per il Friuli Venezia Giulia del Sappe. Ancora oscure le cause che hanno portato l`uomo al tragico gesto.

“Il suicidio dell`agente di polizia penitenziaria al carcere di Tolmezzo è una notizia drammatica. L`uomo era conosciuto per la sua disponibilità e professionalità e i suoi colleghi sono sconvolti per la decisione estrema di togliersi la vita”. E’ quanto afferma il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri. “Solidarietà alla famiglia dell`Assistente Capo e vicinanza a tutti quegli agenti che – ha conclso il sottosegretario – ogni giorno svolgono con correttezza e umanità un lavoro che spesso mette a dura prova la propria tenuta fisica e psicologica”.

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