Blitz Olanda su Air France-Klm a tutela dell’interesse nazionale

Blitz Olanda su Air France-Klm a tutela dell’interesse nazionale
26 febbraio 2019

Se non è una nazionalizzazione, anche se in questo caso si dovrebbe parlare di “seminazionalizzaizone”, poco ci manca. Il governo dell’Olanda ha annunciato un improvviso raid sul capitale di Air France-Klm, con l’acquisto di una partecipazione del 12,68 per cento con cui rafforzare la sua presa sulla società nel quadro di crescenti dissensi di vedute con l’altro “socio pesante”, la Francia. E nell’annunciare l’operazione, durante una conferenza stampa, il ministro delle Finanze olandese, Wopke Hoekstra (quello che aveva avuto da ridire sul faticoso accordo raggiunto da Italia e Commissione europea sulla manovra di Bilancio) è stato di una insolita schiettezza nello spiegare quali siano le motivazioni del blitz: tutelare l’interesse nazionale.

“L’obiettivo è di avere una quota analoga a quella dello Stato francese. Con questo acquisto – ha detto – il governo olandese intende mettersi in grado di intervenire sul futuro sviluppo di Air France-Klm, in modo da garantire nel migliore dei modi gli interessi dei cittadini olandesi”. Con buona pace di tutte le convenzioni europee contro le intromissioni della mano pubblica nell’industria. A spingere L’Aia ad agire sono stati gli attriti che si sono creati con Parigi, che detiene un 14,3 per cento del capitale, sulla posizione dell’amministratore delegato di Klm, Pieter Elbers. E che ha visto perfino i lavoratori di Klm schierarsi a suo favore: avevano minacciato uno sciopero nel caso fosse stato silurato. Nei giorni scorso la società aerea ha riportato un balzo del 150 per cento degli utili sull’intero anno, a 409 milioni di euro a dispetto delle recenti difficoltà. Air France e KLM si sono fuse nel 2004 ma continuano a operare prevalentemente come marchi separati. La compagnia francese negli ultimi mesi ha incontrato difficoltà a seguito di scioperi e manifestazioni.

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