Tra meno di due mesi, il 4 marzo, gli italiani tornano alle urne per le elezioni politiche, a cinque anni di distanza dall’ultimo voto del 2013. Se i partiti e i gruppi politici sono ancora indietro con la definizione delle alleanze e dei rispettivi programmi di governo, lo stesso non si può dire per la macchina amministrativa del Viminale che sta scaldando i motori ed è pronta a partire nel prossimo fine settimana con le prime procedure previste per la competizione elettorale. Il primo appuntamento per le forze politiche scatta venerdì prossimo, 19 gennaio. Dalle 8 del mattino inizia la corsa alla presentazione dei contrassegni elettorali che potranno essere depositati all ministero dell’Interno fino alle 16 di domenica 21. Le liste dei candidati e la relativa documentazione dovranno invece essere presentati al ministero dell’Interno la prossima settimana: dalle 8 del 28 gennaio alle 20 del 29.
PRESENTAZIONE SIMBOLI E APPARENTAMENTI. Rispetto al 2013 ci sono novità. La legge 3 novembre 2017, n. 165, “Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali” – oltre a riformare il sistema di voto e di assegnazione dei seggi – ha modificato, infatti, anche le operazioni preliminari alla presentazione delle liste dei candidati per l’elezione della Camera dei deputati (testo unico di cui al d.P.R. n. 361/1957) e per l’elezione del Senato della Repubblica (testo unico di cui al d.lgs. 533/1993). Per le forze politiche, pertanto, sono previsti i seguenti adempimenti iniziali: il deposito del contrassegno, dello statuto (o dichiarazione di trasparenza), dei collegamenti, del programma elettorale e della designazione dei rappresentanti deve essere effettuato 10 contestualmente presso il ministero dell`Interno non prima delle ore 8 del 19 gennaio e non oltre le ore 16 del 21 gennaio. Per i contrassegni risultati regolari nei due giorni successivi a quello in cui è scaduto il termine per il deposito è cioè entro le ore 24 di martedì 23 gennaio il Viminale restituirà, al domicilio eletto in Roma del depositante, un esemplare del contrassegno con l`attestazione dell`avvenuto deposito e della sua regolarità.
VAGLIO DEL VIMINALE. Se il simbolo è in contrasto con le norme il ministero dell’Interno inviterà il depositante alla sostituzione, entro 48 ore dalla notifica del relativo avviso ministeriale, con la presentazione di un nuovo contrassegno che non riproduca in alcun modo gli elementi ritenuti in contrasto con le disposizioni di legge. In caso contrario, non verrà accolta la sostituzione del contrassegno originariamente presentato. Le dichiarazioni di collegamento per la Camera e, distintamente, per il Senato, presentate da ciascun partito o gruppo politico, hanno effetto per tutte le liste aventi lo stesso contrassegno presentate nelle varie circoscrizioni della Camera dei deputati e nelle varie Regioni, per il senato della repubblica. In sostanza, i collegamenti sono definiti a livello nazionale e non vengono ripresentati in sede locale, né possono essere modificati in alcun modo al momento della presentazione delle liste e candidature.
NEl 2013 PRESENTATI 219 SIMBOLI. Alle ultime elezioni politiche del 2013, su 219 simboli presentati, 169 risultarono ammessi alla competizione elettorale. Ben 16 quelli respinti per carenza di documentazione, mentre 34 furono ricusati (con richieste di modifiche).
