Alfano e Casini tagliano le ali: no a Salvini e ai Cinquestelle

Alfano e Casini tagliano le ali: no a Salvini e ai Cinquestelle
L'ex leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini (S) con il segretario di Ap, Angelino Alfano
11 novembre 2017

Angelino Alfano inizia a tracciare il suo percorso verso le Politiche. “Di alleanze parleremo nelle prossime settimane”, dice il leader di Ap. Un fatto è certo: “Partiamo da noi stessi, dai nostri valori e dai nostri programmi, contro ogni giustizialismo, contro ogni populismo, a favore della famiglia, per l’Europa, per il ceto medio e chiunque verra’ dovra’ fare i conti con i nostri programmi”. Il ministro degli Esteri, sarebbe anche pronto “ad andare da soli alle elezioni, la nostra scelta e’ per una alternativa popolare e con certa destra non vogliamo avere nulla a che fare”. In altri termini, “per questo e’ nata Ap, perche’ ci chiamavamo Nuovo Centrodestra ma quel centrodestra non esisteva piu’. Gli ideali li abbiamo chiari e non li abbiamo mai traditi”. “Dobbiamo impiegare i prossimi 100 giorni da qui alle elezioni per rivendicare quanto fatto e dire agli elettori di votare per chi ha migliorato la situazione del Paese”, ha proseguito Alfano, ricordando che il suo partito “non ha mai aderito al Pd, non siamo diventati di sinistra ma abbiamo chiaro chi e’ contro l’Europa e ci vuole portare fuori dall’euro e con questi qui noi non potremo mai fare qualcosa insieme”. Perche’, e’ questa la bussola di Ap, “noi abbiamo l’Italia al centro e siamo al centro del sistema politico italiano”.

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Mentre c’e’ oggi “il populismo” dei 5 Stelle da una parte e della Lega dall’altra, “il populismo di chi pensa, come fa Di Battista, che il congiuntivo sia una malattia degli occhi, oppure c’e’ Salvini, al quale non ho capito che ho fatto, in siciliano c’e’ un proverbio che dice ‘la fissazione e’ peggio della mattia’… dobbiamo essere in campagna elettorale un movimento europeista: c’e’ un grande riposizionamento globale delle alleanze in tutto il mondo, dobbiamo chiederci se tutto questo e’ per noi una fonte di soluzione di problemi o e’ il problema: noi siamo dalla parte di chi dice che l’Europa e’ irrinunciabile, non e’ il problema. Dobbiamo decidere se stare dalla parte dei populisti o dalla parte di chi dice che l’Europa e’ un club e io mi iscrivo di nuovo al club Europa e chi non lo fa non fa parte della nostra famiglia”, ha concluso Alfano. A dar manforte al suo compagno di governo, l’inossidabile Pier Ferdinando Casini. “I moderati centristi tutto possono fare in questo Paese tranne che andare in un’alleanza con Grillo e con Salvini”, sottolineando che “i moderati veri, quelli che non hanno solo il problema della poltrona, non possono partecipare ad alleanze con Grillo o con Salvini”. L’ex democristiano evidenzia che “abbiamo gia’ visto in Europa a cosa porta la demagogia, basti pensare alla Catalogna o al caso Brexit”. In sostanza, “questi disastri l’Italia non li puo’ fare e in Europa si attende che si continui il lavoro dei governi di Renzi e di Gentiloni”.

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