Il padre del piccolo Alfie: “Il Papa venga a Liverpool. Il guerriero lotta ancora”

26 aprile 2018

“Chiedo al Papa di venire qui per rendersi conto di cosa sta accadendo. Venga a vedere come mio figlio è ostaggio di questo ospedale. È ingiusto quello che stiamo subendo. Grazie Italia. Vi amiamo”. Lo ha detto il papà di Alfie, Tom Evans, ai microfoni di Tv2000 sottolineando che “Alfie è una parte della famiglia italiana, è una parte dell Italia. Noi apparteniamo all’Italia”. “Vi ringraziamo – ha aggiunto il papà di Alfie – per la solidarietà e il supporto ricevuti in questi giorni. Grazie. Vi amiamo. Noi non ci arrendiamo, andiamo avanti. Abbiamo conosciuto persone straordinarie. Il Papa è vicino a noi. Stiamo facendo tutto il possibile per nostro figlio, nel nome di Dio. Vi faccio vedere la foto che ha fatto questa notte mia moglie ad Alfie. Questo è quello per cui gli italiani stanno lottando, questo è quello per cui noi stiamo lottando. Noi continueremo a lottare – ha concluso il padre di Alfie – ricevendo sempre più forza dal popolo italiano. Dal governo, dai ministri che si sono impegnati per noi. Non vi ringrazieremo mai abbastanza”.

La vicenda giudiziaria del piccolo Alfie Evans, il bimbo di 23 mesi affetto da una malattia neurodegenerativa, sembra non aver fine. I giudici della corte d’appello hanno respinto l’ultimo disperato ricorso dei legali della famiglia, stabilendo che il bambino non potrà essere trasferito in Italia. Dopo l’ennesimo rifiuto, il padre di Alfie, Thomas Evans, ha postato su Facebook un video del piccolo, con la scritta: “Alfie si è ripreso per la terza volta, il guerriero lotta ancora”. Tom ha comunicato inoltre la sua intenzione di denunciare tre medici per cospirazione finalizzata all’omicidio.

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