Il Cda Alitalia ha chiesto l’amministrazione straordinaria. In pole Gubitosi

Il Cda Alitalia ha chiesto l’amministrazione straordinaria. In pole Gubitosi
2 maggio 2017

Il ministero dello Sviluppo economico sta preparando il decreto per l’amministrazione straordinaria dell’Alitalia e la nomina dei commissari, contemporaneamente il ministero dell’Economia sta lavorando al provvedimento chiamato a definire i termini per il prestito ponte allo scopo di garantire la continuita’ aziendale dell’aviolinea. E’ già a lavoro il governo in seguito alla richiesta dell’accesso all’amministrazione straordinaria del Cda Alitalia emersa dall’Assemblea dei soci che ha preso atto “della grave situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società”. Il Consiglio dei ministri è convocato oggi pomeriggio alle 18 a Palazzo Chigi. All’ordine del giorno le misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia. I voli dell’Alitalia “non subiranno alcuna modifica e continueranno secondo la programmazione prevista”, fa sapere la Compagnia. “L’assemblea degli azionisti di Alitalia – informa il Cda -, riunitasi oggi, ha preso atto, con grande rammarico, dell’esito del referendum tra i propri dipendenti, che ha di fatto precluso l’attuazione del rilancio e della rustrutturazione della società”. “I soci – prosegue la nota – avevano condizionato la disponibilità alla ripatrimonializzazione e al rifinanziamento a un accordo con le organizzazioni sindacali, venuto meno con l’esito del referendum tra i dipendenti”. E già circolano i primi nomi dei papabili commissari di Alitalia. Da diversi giorni sono molto gettonati i nomi di Luigi Gubitosi (che sarebbe diventato presidente in caso di successo del referendum) ed Enrico Laghi. Mentre è tramontata prima di nascere l’ipotesi di nominare Mauro Moretti, l’ex ad di Leonardo-Finmeccanica che si è subito chiamato fuori. Ma la partita è più che aperta.

L’ex premier Matteo Renzi non si rassegna all’idea di vedere l’Italia priva di una compagnia aerea. I sindacati, da parte loro, dicono no alla liquidazione e chiedono un vero piano industriale. La leader della Cgil, Susanna Camusso, da Portella della Ginestra ieri ha affermato: “Non può considerarsi chiusa la vertenza Alitalia, perché avrebbe un effetto sull’economia italiana, perché abbiamo ancora bisogno di un vettore. Invece di cercare capitani coraggiosi è tempo di fare un vero piano industriale per questa azienda. Il lavoro e il Paese non possono pagare gli errori aziendali che hanno portato Alitalia per due volte sull’orlo del fallimento”. In questa drammatica vertenza oltre al futuro della Compagnia in ballo c’è quello di 12.500 dipendenti, senza considerare l`indotto. Ora il governo ha due mosse pronte. In primo luogo decreterà il commissariamento della compagnia nominando i commissari. In secondo luogo il governo accorderà ad Alitalia un prestito-ponte da 500 milioni che servirà a far volare gli aerei e a mandare avanti l’attività ordinaria fino alla conclusione del commissariamento, previsto per fine anno, quando si capirà se ci sono compratori dietro l’angolo o se la compagnia è destinata a portare inesorabilmente i libri in tribunale e a scomparire.

Leggi anche:
Patto di stabilità, ok del Parlamento Ue. I partiti italiani si astengono

 

 

 

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti