Alla Galleria Borghese di Roma Zhang Enli con Bird Cage

Alla Galleria Borghese di Roma Zhang Enli con Bird Cage
Zhang Enli
14 aprile 2019

Fino al 7 luglio prossimo la Galleria Borghese di Roma, nell`ambito del programma Committenze Contemporanee, ideato da Anna Coliva, presenta il progetto monumentale site-specific Bird Cage, a temporary shelter di Zhang Enli, a cura di Geraldine Leardi e Davide Quadrio. La mostra avrà luogo in alcuni ambienti del Museo, nell`Uccelliera e nell`adiacente Giardino segreto di Tramontana.

L`artista cinese (nato a Jilin nel 1965, vive a Shangai) riflette sulla relazione tra l`architettura e l`opera d`arte, in particolare sulla peculiarità del rapporto fra la Galleria Borghese e i giardini segreti limitrofi. In un gioco di trasposizioni, echi storici e ibridismi Zhang Enli crea quattro strutture simboliche che rivelano allo spettatore narrazioni inaspettate, che parlano di terre lontane, di contaminazioni, e che trasferiscono la complessità del tempo antico nella realtà ugualmente stratificata del presente. Le due strutture che si trovano all`interno dell`Uccelliera rammentano colonne, torri e architetture religiose in un ideale viaggio lungo la Via della Seta (colonne greche, torri comunali, palazzi persiani e minareti di Samarcanda) su cui l`artista dipinge generando suggestioni astratte attraverso l`uso della luce, dei colori e delle superfici, che a loro volta rinviano all`architettura della Galleria e del suo universo cromatico.

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La struttura esterna, invece, gioca con il concetto di “terzo paesaggio”, una natura dipinta a ridosso della natura reale attraverso la quale il pittore si appropria di uno spazio non abitato, e che esso stesso diventa modulo architettonico in sintesi (cubo) e performativo (il pubblico può interagire con l`oggetto anche entrandoci). Nelle Camouflage balls collocate nel portico, infine, la riflessione di Zhang Enli sulla Galleria Borghese come luogo di scultura; la scelta di situarsi in una zona di passaggio, in un inside/out, ricuce il senso stesso del suo intervento complessivo. In queste relazioni raffinate e criptiche dell`istallazione di Zhang Enli si riassume il lavoro che l`artista sta percorrendo negli ultimi anni al di fuori dello spazio pittorico codificato e che apre la sua pratica a nuove esperienze tra spazio e pittura.

Per mezzo di deformazioni e riflessi visivi Zhang Enli produce effetti cromatici, luci e ombre, astrattismi e forme organiche che si ispirano a cromie e composizioni di capolavori della collezione della Galleria Borghese, di artisti quali Tiziano, Bellini, Caravaggio e Bernini. Nell`opera concepita per la Galleria Borghese Zhang Enli riprende inoltre l`uso, a lui caro, di materiali poveri, che attraverso il gesto pittorico e artistico maturano a opera d`arte in un processo di astrazione e sublimazione. In questo senso il ricorso alla materia di cartoni, legno e nastro adesivo è al tempo stesso un omaggio a forme artistiche che hanno avuto un`influenza culturale globale – in particolare l`Arte Povera – e costituisce la base creativa su cui l`artista dipinge ispirandosi, in questo caso, alle superfici decorate della Galleria Borghese e dell`Uccelliera.

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