Allarme adolescenti, suicidio terza causa di morte

Allarme adolescenti, suicidio terza causa di morte
7 aprile 2017

La depressione colpisce indiscriminatamente in tutto il mondo, ma miete vittime soprattutto tra gli adolescenti, tra i quali il suicidio e’ la terza causa di morte. E’ l’allarme lanciato dall’Oms, in occasione della Giornata mondiale della salute che quest’anno e’ dedicata proprio alla depressione. Si tratta di “una minaccia sottovalutata nel mondo moderno, soprattutto verso le fasce piu’ deboli della popolazione, fra cui donne dopo la gravidanza e gli adolescenti”, spiega Flavia Bustreo, Vice Direttore Generale dell’OMS, Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini. “Il suicidio, infatti, e’ la terza causa di morte tra gli adolescenti a livello globale, la meta’ di tutti i disordini mentali di cui soffrono gli adulti cominciano intorno ai 14 anni di eta’, ma nella maggior parte dei casi non vengono riconosciuti e trattati. Gli effetti della depressione sono devastanti anche come conseguenza di guerre e conflitti: al gravissimo impatto immediato delle bombe vanno aggiunti i danni che colpiscono i sistemi sanitari, il maggior rischio di contrarre malattie infettive e, nel lungo periodo, la depressione, che procura ferite profonde per la societa’ che necessitano anni per essere risolte”. Ogni anno circa 1,3 milioni di adolescenti nel mondo perdono la vita per cause evitabili. Circa 16 milioni di ragazze tra i 15 e i 19 anni e circa 1 milione di bambine sotto i 15 anni danno alla luce un bambino, le complicazioni durante la gravidanza e al momento del parto rappresentano la seconda causa di morte per le adolescenti di tutto il mondo. Ogni anno 3 milioni di ragazze sotto i 20 anni hanno un aborto, i bambini nati da mamme adolescenti fronteggiano un rischio di morte piu’ elevato di quelli nati da mamme tra i 20 e i 24 anni.

Conseguenze di incidenti stradali sono state le principali causa di morte nel 2012, con un numero pari a 330 adolescenti morti ogni giorno. Altre principali cause di morte tra gli adolescenti includono l’HIV, il suicidio, infezioni delle basse vie respiratorie e violenza. Come dichiarato da Flavia Bustreo in occasione del Forum internazionale Starting from girls. Women Forum on inequality and sustainable growth, organizzato dal Ministero degli Esteri il 7 e 8 aprile in occasione della Presidenza italiana del G7, “gli adolescenti rappresentano un sesto della popolazione mondiale. Investire in programmi di tutela della salute di donne adolescenti per garantire il loro diritto alla salute, all’educazione e alla piena partecipazione alla societa’ puo’ certamente rappresentare una preziosa risorsa per trasformare il nostro mondo. Investire soprattutto nella loro salute significa garantire loro la possibilita’ di sviluppo corretto. Vi sono infatti dei comportamenti, come quelli legati allo stile di vita, alimentazione, attivita’ fisica, abuso di droghe e alcol, educazione sessuale, che se sbagliati in eta’ adolescenziale possono avere delle ripercussioni sulla salute dell’individuo nel corso di tutta la sua vita. E’ innanzitutto una responsabilita’ degli Stati che definiscono le priorita’ globali, inclusi i membri del G7, proteggere e favorire lo sviluppo e la salute degli adolescenti quale fascia fondamentale della popolazione, a partire da azioni che garantiscano l’accesso ai servizi sanitari, inclusi quelli per la salute sessuale riproduttiva di donne e ragazze, e che comprendano anche coloro che vivono in contesti di emergenza umanitaria, migranti e rifugiati”. Durante l’incontro, organizzato in collaborazione con WE-Women Empower the World, l’Aspen Initiative for Europe e Valore D per promuovere un’alleanza internazionale sull’empowerment femminile come leva di una crescita piu’ equa e sostenibile della societa’, punta a rafforzare l’apporto delle donne all’economia, la loro partecipazione al mercato del lavoro, allo sviluppo tecnologico e alla sostenibilita’, la loro leadership politica, ai processi decisionali che riguardano anche la loro salute.

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