Allarme morbillo in Italia. “Vaccini sicuri”

Allarme morbillo in Italia. “Vaccini sicuri”
24 aprile 2017

In Italia nell’ultimo anno si sono registrati 1387 casi di morbillo. È il numero più alto in Europa, secondo solo al dato della Romania (2702 infezioni) e ben superiore a quello di altri Paesi: 365 in Germania, 145 in Polonia, 126 in Francia, 105 in Svizzera, 92 in Belgio, 89 in Austria, solo per citare quelli con le maggiori incidenze. Sono solo alcuni dei più recenti dati che verranno diffusi in contemporanea con la Settimana Mondiale dell’Immunizzazione #VaccineWork, che l’OMS promuove da oggi fino al 30 aprile. Nel contesto di questi ultimi dati globali sull’incidenza delle principali malattie prevenibili dai vaccini nel periodo marzo 2016 – febbraio 2017, risulta allarmante il rapido trend di crescita dei casi italiani di morbillo: si passa dai 265 a gennaio 2017 ai 419 registrati a febbraio. A dicembre 2016 erano 90, a novembre 84, 76 a ottobre, 56 a settembre. Dei 6186 casi registrati in tutta la regione europea, quelli italiani rappresentano da soli oltre il 22% del totale. “Abbassare i livelli di copertura vaccinale – commenta Flavia Bustreo, Vice Direttore Generale, Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – permetterà il ritorno di malattie mortali che avevamo debellato. Tra il 2000 e il 2015 il vaccino ha impedito 20,3 milioni di morti nel mondo, ma gli ultimi dati dimostrano che è quanto mai urgente tornare a promuovere con efficacia, determinazione e, soprattutto, chiarezza i benefici della vaccinazione. Siamo incredibilmente fortunati a vivere in un’epoca che ha riconosciuto e sfruttato con successo il potere della vaccinazione, ma a causa della diffusione di bufale e falsi miti, spesso alimentati da ingiustificati allarmismi mediatici, stiamo rischiando di fare pericolosi passi indietro. I vaccini – conclude – sono sicuri e vantaggiosi, non vi è alcuna base scientifica che provi legame o correlazione tra questi e alcune patologie come, per esempio, l’autismo”.

A livello globale 19.4 milioni di bambini nel mondo non sono ancora pienamente protetti da malattie facilmente evitabili e prevenibili dai vaccini Tra queste anche il morbillo. Nonostante infatti sia disponibile un vaccino sicuro ed efficace, il morbillo resta una delle principali cause di morte tra i bambini. Nel 2015 ci sono state nel mondo 134.200 morti a causa di questa malattia infettiva, nella maggior parte dei casi in bambini al di sotto dei 5 anni, circa 367 morti ogni giorno, 15 morti ogni ora. Tra il 2000 e il 2015 si stima che la vaccinazione ha prevenuto circa 20.3 milioni di morti, favorendo un calo dei decessi per morbillo del 79%. Nel 2015 circa l’85% dei bambini nel mondo ha ricevuto una dose di vaccino contro il morbillo entro il primo anno di vita, nel 2000 la copertura era del 73%. Ma nonostante i progressi, ogni anno 1,5 milioni di bambini muoiono ancora a causa di malattie prevenibili attraverso i vaccini. Dei 10,7 milioni neonati che nascono ogni anno in Europa, circa 650.000 non ricevono la serie completa delle tre dosi di vaccino contro difterite, tetano e pertosse nel primo anno; e le popolazioni vulnerabili esistono in tutte le nazioni. Paradossalmente, il fatto che l’immunizzazione ha reso rare o quasi sconosciute molte delle malattie infettive potrebbe far pensare a genitori e operatori sanitari che i vaccini non sono più necessari. I vaccini sono infatti stati talmente efficaci da cancellare la memoria rispetto agli effetti di alcune malattie ormai quasi totalmente debellate. Questo può rendere l’opinione pubblica sui vaccini suscettibile dell’influenza dei gruppi anti-vaccinazioni e dei siti internet che promuovono teorie – non basate su evidenze scientifiche – che mirano a ridurre la credibilità dell’efficacia dei vaccini. In occasione della Settimana mondiale delle Vaccinazioni l’OMS focalizza l’attenzione su 5 aspetti chiave: 1) L’immunizzazione attraverso lo strumento dei vaccini è il modo più sicuro per proteggerci dalle malattie. 2) Anche quando si crede che il rischio di infezioni sia basso, è sempre meglio essere vaccinati. 3) I vaccini combinati sono sicuri e vantaggiosi. 4) Non c’è nessuna correlazione tra vaccini e autismo. 5) Se smettiamo di vaccinarci, malattie mortali debellate ritorneranno.

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