Allarme terrorismo: “E’ ora ammazzare bambini”

15 marzo 2018

“E’ ora di ammazzare i bambini dell’asilo”. E’ la frase choc postata sul suo profilo Instagram – accanto ad una foto che lo ritrae mentre impugna una pistola – dal 24enne italiano di origine lettone arrestato dalla Polizia di Stato a Viterbo perche’ in possesso di materiale adatto al confezionamento di ordigni artigianali. Sotto all’immagine di Sayfullo Sapov, l’estremista islamico che il 31 ottobre scorso a New York investi’ e uccise con un furgone 8 persone, il giovane scrive: “un altro angelo caduto per mano degli infedeli”. E vicino alla foto del nitrato di potassio acquistato online, “questo fa saltare in aria tutto”. L’attività investigativa, coordinata dal Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno della DCPP/UCIGOS, è scaturita da una segnalazione del F.B.I. statunitense (Federal Bureau Investigation) relativa all’ apprezzamento sui social media, postate dall’Italia nei confronti di Sayfullo Saipov, l’estremista islamico che il 31 ottobre 2017 a New York con un camion ha investito su una pista ciclabile 8 persone, provocandone la morte.

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Gli accertamenti effettuati dall’antioterrorismo hanno permesso di identificare subito l’autore dei post nel giovane arrestato, mai evidenziatosi prima sotto il profilo politico/religioso, che è stato immediatamente sottoposto ad accertamenti informativi e a strettissimo monitoraggio da parte della Digos di Viterbo . Durante la perquisizione, cui hanno partecipato unità cinofile antisabotaggio e specialisti della Polizia delle Telecomunicazioni, sono stati sequestrati diversi precursori per la fabbricazione di ordigni artigianali nonché un manufatto cilindrico di cartone, riempito di polvere di natura non ancora accertata, cui erano state incollate numerose monete di piccole dimensioni. Nell’abitazione sono stati anche rinvenuti un fucile e 2 pistole ad aria compressa, un “tirapugni” oltre ad alcune apparecchiature informatiche. Ieri il G.I.P. ha convalidato l’arresto del giovane 24enne disponendo la sua custodia cautelare in carcere per il reato di cui all’art. 435 c.p., reato spia, sul quale sono in corso accertamenti per eventuali altre ipotesi di reato.

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