Alto Adige, successo Lega e tracollo partiti della destra sudtirolese

Alto Adige, successo Lega e tracollo partiti della destra sudtirolese
Matteo Salvini in Alto Adige
22 ottobre 2018

Il ciclone Matteo Salvini si abbatte in Alto Adige causando un autentico tsunami. Per la prima volta dal dopoguerra il partito di raccolta di lingua tedesca della Suedtiroler Volkspartei, che solo 10 anni fa contava sulla maggioranza assoluta dei seggi in Consiglio provinciale, adesso per poter governare e’ costretto ad una coalizione. Alla “stella alpina” mancano tre seggi. Se lo fara’ con la Lega (4 seggi) oppure con i Verdi (3) assieme all’unico seggio del Partito Democratico, sara’ tutto da decidere. La Lega, partito di Governo a Roma, diventerebbe il partner “obbligato” per la Svp in un territorio da sempre roccaforte del centrosinistra.

Molti le novita’ del voto: la prima riguarda il deciso ridimensionamento della Svp scesa dai 17 seggi (su 35 complessivi) di cinque anni fa agli attuali 15. Un calo, non un tracollo come sembrava fino a meta’ dello scrutinio. Lo stesso governatore altoatesino Arno Kompatscher ha subito una forte erosione di voti personali attestandosi a 68 mila (oltre 10 mila in meno rispetto al 2013) quasi dimezzando quanto ottenne nel 2003 il suo predecessore Luis Durnwalder con oltre 110 mila preferenze su poco piu’ di 300 mila elettori. Evidentemente il partito paga in credibilita’ anche nella sua rincorsa alle destre sudtirolesi di lingua tedesca che invocavano il doppio passaporto austriaco solo per le popolazioni locali di lingua tedesca e ladina e che mantengono un atteggiamento sempre molto distante da Roma malgrado i vantaggi garantiti dallo statuto di Autonomia.

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Secondo dato forte del voto di ieri e’ il tracollo di tutti i partiti della destra sudtirolese secessionista e nostalgica. Nel contempo si registra lo straordinario risultato della lista civica dell’ex consigliere provinciale grillino Paul Koellensperger che conquista ben 6 seggi diventando la seconda forza elettorale territoriale. Koellensperger, a capo di un M5S in salsa altoatesina, con la sua lista e’ riuscito a catalizzare il voto di protesta di lingua tedesca anti-Svp in ogni angolo della Provincia piu’ a nord d’Italia. “Un risultato sensazionale se si pensa che siamo nati solo tre mesi fa”, ha detto Koellensperger.  Il terzo elemento forte e’ il successo della Lega di Salvini essenzialmente nell’elettorato di lingua italiana, ma non solo. La Lega del Commissario provinciale Massimo Bessone, che potrebbe anche diventare vicepresidente della Provincia (carica che spetta al gruppo linguistico italiano), conquistando 4 seggi ottiene un risultato mai raggiunto da 25 anni a questa parte da un partito di lingua italiana in provincia di Bolzano, l’11,1%. Solo l’allora Movimento Sociale Italiano nel 1988 e nel 1993 arrivo’ rispettivamente a 10,29% e 11,64%. La Lega conquista anche il primato nella citta’ capoluogo di Bolzano e in quella satellite di Laives dove da alcuni anni governa la “strana” coalizione centrodestra-Svp. “Sono molto soddisfatto, ho visto che ha pagato tanto andare da solo e non andare con il centrodestra.

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Salvini e’ una persona coerente che lavora con i fatti e la gente l’ha capito premiandoci con i fatti – ha detto Bessone -. Accordo con la Svp? Nessuno dei due partiti si deve snaturare, non bisogna svendersi e cambiare la propria identita’. Siamo al governo con i 5Stelle perche’ non possiamo farlo con la Svp? Sicuro non andremo con il cappello in mano come hanno fatto altri”. Infine, i grandi sconfitti sul fronte dell’elettorato di lingua italiana. Innanzitutto il Pd che di fatto dimezza la sua rappresentanza in consiglio (da 2 consiglieri scende a 1) e i voti nella citta’ capoluogo a Bolzano. Inoltre, il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, che per due tornate e’ stato anche assessore alla cultura di lingua italiana e alla scuola, non e’ stato neppure riconfermato sconfitto anche dal consigliere comunale Sandro Repetto. Fuori anche l’ex Pd Roberto Bizzo, oggi con Noi per l’Alto Adige. Praticamente scomparsa dalle scene con l’1% complessivo, Forza Italia di Michaela Biancofiore (“dato assolutamente negativo, incomprensibile che mi sconvolge, i nostri candidati non hanno lavorato come dovevano”, ha detto Biancofiore) I Verdi che speravano in un “effetto” Baviera si confermano con i 3 consiglieri che detengono da piu’ tornate.

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