Lampedusa, altre 18 vittime della ‘speranza’. Arrestato scafista

24 agosto 2014

Ennesima tragedia in mare. I corpi di 18 immigrati, tutti uomini, sono stati recuperati a sud di Lampedusa dalla Marina Militare. Gli uomini impegnati nell’operazione “Mare nostrum” sono intervenuti in seguito all’avvistamento di un gommone, effettuato nella notte dalla nave Sirio. Mentre le unita’ impegnate nell’operazione di recupero dei18 cadaveri, salvando altre 73 persone, la nave Fiorillo della Guardia Costiera soccorreva altri due barconi carichi di migranti. L’operazione e’ avvenuta a oltre cento miglia a Sud di Lampedusa, in acque libiche. Complessivamente sono stati recuperati oltre 500 profughi, tra cui numerose donne e bambini, la maggior parte proveniente dalla Siria, dal Libano e solo in minima parte dal Corno d’Africa.

In mattinata, la polizia di Stato di Ragusa ha arrestato il presunto scafista dello sbarco di ieri a Pozzallo (Ragusa). L’uomo, un tunisino 47enne, e’ accusato di aver condotto in italia 354 persone e quasi 110 sono i minori, molti dei quali neonati. Il viaggio terminato ieri con lo sbarco di Pozzallo (Ragusa) avrebbe fruttato alla organizzazione criminale 1.500 dollari a passeggero, per un totale di oltre 330.000 dollari. Il presunto scafista tratto in arresto dalla polizia di Stato di Ragusa e’ un tunisino di 47 anni. L’uomo e’ ritenuto responsabile di aver favorito l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di 354 cittadini extracomunitari. Per di piu’ l’uomo ha messo in serio pericolo di vita tutti i passeggeri provenienti dalla Siria, Eritrea, Marocco, Sudan ed Egitto molti dei quali minori d’eta’, anche neonati.

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Intanto, meno di un’ora fa, è’ arrivata nel porto di Reggio Calabria la nave militare Virginio Fasan con a bordo 1.373 immigrati soccorsi nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum. A bordo dell’unita’ c’e’ anche il cadavere di un eritreo che e’ stato trovato gia’ morto su un barcone sul quale viaggiava insieme ad un gruppo di connazionali. I primi migranti che sono stati fatti scendere dalla nave sono i circa 50 affetti da scabbia. Il gruppo di immigrati e’ composto da 1.014 uomini, 200 donne e 159 minori. Ad accogliere gli immigrati il servizio di primo soccorso e assistenza predisposto dalla Prefettura di Reggio Calabria con la partecipazione dei rappresentanti degli enti locali e delle organizzazioni sanitarie e di volontariato gia’ intervenute in occasione degli altri sbarchi avvenuti nelle ultime settimane. Secondo il piano che e’ stato predisposto, 1.173 immigrati verranno condotti in altre regioni, mentre duecento saranno ospitati in due strutture messe a disposizione dal Comune di Reggio Calabria.

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