Da Amatrice all’Aquila, torna il Jazz per le Terre del Sisma

Da Amatrice all’Aquila, torna il Jazz per le Terre del Sisma
31 luglio 2018

Il jazz italiano torna a mobilitarsi per le terre colpite dal sisma: sono quattro le città coinvolte per quest’anno, confermando l’impegno avviato nell’edizione 2017 in quattro giornate consecutive di concerti: il 30 agosto a Camerino (MC), il 31 agosto a Scheggino (PG), il 1 settembre ad Amatrice (RI) e per finire il 2 settembre a L’Aquila. Centinaia di musicisti, provenienti da tutta Italia, parteciperanno a questo grande evento, ormai simbolo dell’impegno e dell’unione del mondo del jazz a favore dei territori e delle popolazioni colpiti dal terremoto. Con lo stesso spirito e forti della nascita della Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano”, è stata presentata anche per il 2018 la manifestazione, promossa da MiBAC – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dal Comune dell’Aquila-Comitato Perdonanza, sostenuta da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, in qualità di main sponsor, con il supporto di Nuovo Imaie e il contributo tecnico di Cafim, e organizzata dalla Federazione stessa, Associazione I-Jazz, MIDJ – Musicisti Italiani di Jazz e Casa del Jazz; confermata per questo anno anche l’adesione dei comuni di Scheggino, Camerino e Amatrice. Da segnalare, per quest’ultime amministrazioni coinvolte, l’organizzazione e il sostegno di Associazione VisioninMusica (Scheggino), Musicamdo Jazz e TAM-Tutta un’Altra Musica (Camerino) e Fara Music (Amatrice). 

Leggi anche:
Il nuovo album di Taylor Swift, "The Tortured Poets Department"

Fortemente voluta dal MiBAC, dai sindaci dei quattro centri coinvolti (Pierluigi Biondi, sindaco L’Aquila; Filippo Palombini, sindaco Amatrice; Gianluca Pasqui, sindaco Camerino; Paola Agabiti Urbani, sindaca Scheggino) e dal musicista e direttore artistico Paolo Fresu, l’iniziativa sarà caratterizzata da una natura itinerante, che ne contraddistingue l’organizzazione dal 2017: quattro giorni di grande musica che tracceranno un ponte ideale, un filo indissolubile di bellezza e arte nel cuore rosso dell’Italia. L’inizio è previsto il 30 agosto a Camerino (MC) con concerti dalle 19.30 nella zona della Rocca Borgesca; il 31 agosto la manifestazione si sposterà a Scheggino (PG), in Piazza Carlo Urbani, dalle 19, il 1 settembre ad Amatrice (RI), presso il parcheggio ex area ANPAS (Villa San Cipriano di Amatrice), dalle 18, per concludersi il 2 settembre all’Aquila, con centinaia di musicisti e numerose band, che suoneranno in oltre 15 luoghi diversi della città, e un jazz club tutto nuovo in Piazza Chiarino (una delle novità di questa edizione) gestito per l’occasione da Italia Jazz Club.

L’Aquila, inoltre, il primo settembre, alle 12, ospiterà la partita di calcio di beneficenza organizzata dalla Nazionale Italiana Jazzisti che sfiderà AmiciAmatriceAquila AAA presso lo stadio comunale dell’Aquila. Lo scopo dell’iniziativa si inserisce a pieno nello spirito della manifestazione e ne rafforza le finalità benefiche: La Nazionale Italiana Jazzisti, le istituzioni aquilane e amatriciane e personaggi della cultura e dello spettacolo uniti in campo per la solidarietà. “L’Aquila cresce al ritmo vertiginoso del jazz – ha dichiarato Paolo Fresu, direttore artistico dell’iniziativa e presidente della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano – Il Jazz Italiano per le Terre del Sisma ha coinvolto, in soli quattro anni, circa 2500 musicisti con oltre 400 concerti dimostrando quanto la vitalità e la poesia del nostro linguaggio artistico siano preziose nella tessitura del pensiero architettonico, sociale, umano ed economico della città e degli altri comuni colpiti dal sisma. Dal 2019 l’Aquila diverrà la capitale del jazz italiano con un festival autonomo e che dialogherà anche con Amatrice, Camerino e Scheggino. La Federazione Nazionale IJI, oggi strumento prezioso per tutto il nostro jazz, è pronta a collaborare e a proseguire in questo simbiotico percorso”.

Leggi anche:
Francia, attacco con coltello: ferite due bambine di 6 e 11 anni

“Il jazz italiano per L’Aquila” è stato il primo capitolo di un percorso importante, significativo, indimenticabile che ha visto riversarsi nel capoluogo abruzzese, il primo weekend del settembre 2015, un fiume di persone appassionate che si sono strette attorno al cuore di una realtà ancora profondamente segnata dal terremoto del 2009. L’anno successivo, il tentativo di organizzare una seconda edizione è stato spazzato via dal terribile sisma che ha messo in ginocchio il centro Italia, il 24 agosto. Tutta l’Italia del jazz, però, si è prontamente mobilitata per riuscire a riunire i pezzi di un progetto che, alla luce di quanto successo, poteva avere ancora più valore. Il 4 settembre 2016 la penisola intera, da Courmayeur a Lampedusa, ha visto nascere “Il jazz italiano per Amatrice”, una maratona nazionale che ha avvicinato e unito i cuori e i luoghi nel grande abbraccio della musica. Nel 2017, memori di questo piccolo grande miracolo e ancora più fiduciosi nel continuare l’opera di sensibilizzazione indirizzata ad accelerare i tempi della ricostruzione delle zone terremotate, gli organizzatori hanno dato vita a “Il Jazz italiano per le terre del sisma” in un’ottica ancora più integrata di condivisione e diffusione del forte messaggio di solidarietà.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti