Amatrice un anno dopo. Renzi: “Quattro miliardi di danni. Serve forte spirito di comunità”

Amatrice un anno dopo. Renzi: “Quattro miliardi di danni. Serve forte spirito di comunità”
23 settembre 2016

di Maurizio Balistreri

E’ trascorso esattamente un mese da quando una devastante scossa di Magnitudo 6.0 nella notte tra il 23 e il 24 agosto ha raso al suolo interi paesi come Amatrice, Accumoli, Pescara ed Arquata del Tronto e molti altri comuni in provincia di Rieti, Macerata e L’Aquila. Un mese fa quella scossa, e le oltre duemila successive, hanno causato la morte di 295 persone. L’orologio è ancora fermo alle 3.36. E anche ieri, la terra ha continuato a tremare. La conta dei danni continua. Per una stima “come minimo nelle aree interessate siamo sui 4 miliardi ma è un’analisi che dovrà essere verificata”, fa sapere il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il sisma “ha colpito non solo i luoghi in cui ci sono state le vittime ma ha creato tante lesioni, in particolare nelle Marche c’è una lesione profonda per molte comunità”, aggiunge. Ed annuncia: “La misura fiscale che consente di intervenire nelle case per l’adeguamento sismico oltre che per l’efficientamento energetico sarà prorogata, chi potrà avrà l’ecobonus del 65% anche nel 2017”.

Il premier invita gli italiani i cittadini a fare interventi per la prevenzione sismica: “Talvolta basta poco”, evidenzia, sottolineando che anche nell’ultimo sisma si è visto che “dove si era intervenuti la situazione era diversa”. Tuttavia, Renzi è consapevole che riportare il tutto allo scenario prima del sisma è inumano. Come è altrettanto convinto che “da un terremoto si esce se c’è uno spirito forte di comunità, la ricostruzione è sempre un fatto problematico ma occorre valorizzare le comunità”. Anche il commissario Vasco Errani è più che consapevole del fatto che la ricostruzione post-terremoto “sarà una partita molto difficile e una sfida molto lunga ma se l’Italia fa la sua parte non ce n’è per nessuno”. “Stiamo gestendo – sottolinea – con atteggiamento molto serio e rigoroso la ricostruzione, senza promesse, senza show o effetti speciali, per una realtà molto difficile che vogliamo rimettere tutto come prima e più bello di prima”. E sottolinea che “riconosceremo tutti i danni che saranno verificati ovunque si siano verificati: questo è un terremoto che ha avuto un prolungamento nelle Marche, è andato lontano e tutti i danni saranno riconosciuti puntualmente con le verifiche”.

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