Ammazzata di botte da fidanzato reo confesso. Padre della vittima: inspiegabile tanta violenza

Ammazzata di botte da fidanzato reo confesso. Padre della vittima: inspiegabile tanta violenza
Cristian Ioppolo e Alessandra Musarra
7 marzo 2019

Litigavano spesso perche’ lui era geloso e non era la prima volta che la picchiava, ma ieri la sua furia omicida e’ stata incontenibile: l’ha colpita con calci e pugni fino ad ucciderla nella sua casa di Messina. E’ stato lo stesso assassino, Cristian Ioppolo, 26 anni, a confessare di avere massacrato di botte la fidanzata Alessandra Musarra, 28 anni.

Christian Ioppolo ha confessato dopo un lungo interrogatorio in Questura, confermando i sospetti degli inquirenti. L’uomo è stato interrogato alla presenza del suo avvocato. “Tanta, troppa violenza… Stamattina non apriva la porta e siamo entrati con la scala nel balcone non ho capito subito che era coinvolto il fidanzato – ha detto il padre Alessandra Immacolata Musarra, Luciano -. Avevo ricevuto un messaggio ed ho chiamato mio figlio che sta sotto per andare ad aiutarla ma lei non rispondeva sono salito e l’ho trovato morta. Non so come spiegare tanta violenza”.

“Lasciati alle spalle cio’ che ti ha fatto soffrire. Lasciati alle spalle cio’ che ti ha ferito. Lasciati alle spalle cio’ che non puoi cambiare. Liberati da quei sentimenti che ti avvelenano. Non permettere a nessuno di spegnere il tuo sorriso. Perche’ tu meriti il meglio”. A scrivere ieri questa frase sul suo profilo Facebook era stata la stessa Alessandra Musarra uccisa stamane dal fidanzato Cristian Ioppolo. Sempre ieri Alessandra aveva scritto anche un post su Facebook in vista dell’8 marzo, riferendosi a una nota serie televisiva che affrontava il tema della violenza sulle donne aveva commentato: “ci sono sempre nuovi temi di violenze sulle donne perche’ sono in mille modi”.

Leggi anche:
Bimbo di 15 mesi muore azzannato da due pitbull nel Salernitano

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti