Amministrative, attesa batosta per Tories di May

Amministrative, attesa batosta per Tories di May
La premier britannica Theresa May
1 maggio 2018

Giovedì 3 maggio in Gran Bretagna si rinnovano oltre 4.300 seggi municipali, elezioni amministrative che riguardano anche tutti i 32 borough di Londra e varie altre importanti città e il cui valore andrà inevitabilmente oltre i temi di stretta competenza locale. I sondaggi minacciano una batosta per i Tories di Theresa May e, al contrario, promettono un importante successo al partito laburista di Jeremy Corbyn. Secondo un ultimo sondaggio YouGov, pubblicato il 26 aprile, a Londra il Labour è in vantaggio del 22% sui conservatori, un distacco che implicherebbe il migliore risultato nella capitale da 40 anni a questa parte. Tradotto in percentuale di voti: i laburisti arriverebbero al 51% i conservatori al 29% , il liberal-democratico a circa l`11%. Queste elezioni locali si svolgono a meno di un anno dalle legislative anticipate volute da Theresa May. La premier all’epoca era infatti convinta che il voto sarebbe servito a rafforzare ulteriormente il suo governo e invece è sfociato in un quadro di maggiore debolezza, che ha appeso le sorti dell’esecutivo a un risicata maggioranza e in fin dei conti ha condizionato ogni singolo passo dell’esecutivo londinese. Le amministrative di giovedì non avranno conseguenze dirette sulla capacità di governo di May, ma se le cose per i Tories andassero davvero male, è facile immaginare che il percorso verso la Brexit si trasformerà in una vera via crucis, tra fronda interna al partito e dissenso crescente nel più ampio elettorato.

Il voto riguarda solo l’Inghilterra. Vengono rinnovati 150 consigli comunali e saranno eletti anche sei sindaci

Unica speranza per la premier, sempre segnalata da alcuni sondaggi, è che la gestione del caso Skripal, l’ex spia russa vittima di un attacco con un agente chimico a Salisbury, e la linea di intransigenza sulla Siria, potrebbero aver ricompattato un minimo l’elettorato Tory. A contenere l’effetto negativo dal punto di vista politico potrebbe contribuire inoltre anche il fatto che Londra vota tradizionalmente a sinistra (i conservatori hanno solo 8 borough su 32 ) e l’effetto Corbyn è già una realtà dalle elezioni dello scorso anno, quando i Tories nella capitale hanno incassato il 54,5% dei voti, record da ben sette decenni. Al contrario, il leader Tory ha da temere qualche contraccolpo sia per la gestione di temi internazionali come la Siria, sia per le tensioni con la comunità ebraica, che avrebbe voluto maggiore chiarezza dai laburisti sull’antisemitismo. Il voto riguarda solo l’Inghilterra. Vengono rinnovati 150 consigli comunali e saranno eletti anche sei sindaci. Oltre ai 32 ‘borough’ di Londra, in palio ci sono tutti i seggi di importanti distretti metropolitani come Birmingham, Manchester, Leeds and Newcastle. E un terzo dei seggi di altri 30 distretti metropolitani. askanews

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