Ancora guai per il M5s, indagato con obbligo di firma sindaco nel Palermitano: “Tutto falso”

Ancora guai per il M5s, indagato con obbligo di firma sindaco nel Palermitano: “Tutto falso”
Il sindaco di Bagheria (Palermo) Patrizio Cinque del Movimento cinque stelle
20 settembre 2017

Il sindaco di Bagheria (Palermo) Patrizio Cinque del Movimento cinque stelle e’ indagato dalla Procura di Termini Imerese in relazione a un’inchiesta sugli appalti per la gestione dei rifiuti e su alcuni casi di abusivismo edilizio. Il provvedimento, che gli e’ stato notificato dai carabinieri, contesta i reati di abuso d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio, turbativa d’asta e omissione di atti d’ufficio. Per lui anche l’obbligo di firma. Sedici i funzionari coinvolti nell’inchiesta coordinata dal procuratore Ambrogio Cartosio, e nessun assessore risulta indagato. In dettaglio, disposte misure cautelari, tra cui 14 obblighi di firma, due divieti di dimora nella cittadina alle porte di Palermo e una interdizione dai pubblici uffici. Quindi, sarebbero complessivamente 17 le misure cautelari disposte dal Gip di Termini Imerese su richiesta della locale Procura nell’inchiesta. L’indagine fa riferimento alla gestione di appalti del servizio rifiuti del Comune, in particolare la gara per il noleggio degli automezzi, all’affidamento della gestione del palazzetto dello sport, e un abuso edilizio riguardanti un familiare del primo cittadino, con contestazioni che vanno dall’abuso d’ufficio alla turbativa d’asta fino alla rivelazione di segreto e omissione d’atti di ufficio. Due fatti diversi, ma entrambi con risvolti giudiziari. Le indagini sarebbero scattate dopo alcuni esposti presentati un paio di anni fa in Procura. Nell’indagine sarebbe coinvolto anche l’ex commissario straordinario della provincia di Palermo, Manlio Munafò. Esecutivo straordinario domani del Pd di Bagheria, dopo il terremoto giudiziario che ha investito il comune guidato dal pentastellato Patrizio Cinque.

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LA REPLICA DEL SINDACO

Patrizio Cinque ha riunito in queste ore i suoi collaboratori. “Si stanno valutando le mosse da fare”, spiega un componente dello staff. Chi gli sta vicino lo descrive “sorpreso” e “molto provato” per le contestazioni e la severa misura cautelare dell’obbligo di firma decisa dal Gip. Ma anche pronto a dare battaglia, perche’ “e’ tutto falso”, ripete il giovane primo cittadino ai suoi, alcuni dei quali parlano di “attacchi a orologeria a poche settimane del voto regionale” e dei febbrili contatti con i vertici del Movimento. Ieri la grana della sospensione delle Regionarie, al quale il candidato Giancarlo Cancelleri e i grillini hanno risposto dichiarando che la corsa non si ferma. Oggi il sindaco del M5s di Bagheria indagato.

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