Ancora molestie sessuali, dopo Weinstein anche premi Oscar e giornalisti

Ancora molestie sessuali, dopo Weinstein anche premi Oscar e giornalisti
L'attrice, Jaime Ray Newman
2 novembre 2017

Due attori vincitori di Oscar, un produttore, un giornalista affermato. Dopo il caso Weinstein sono in tanti i personaggi illustri di Hollywood e non solo, accusati di molestie sessuali che hanno chiesto scusa per il loro comportamento o che si sono trincerati dietro il silenzio. L’ultimo in ordine di apparizione è Dustin Hoffman. La scrittrice Anna Graham Hunter, in una lettera inviata a Hollywood Reporter, sostiene che nel 1985 l’attore, oggi 80enne, la palpeggiò e fece nei suoi confronti allusioni sessuali. “Avevo 17 anni, ora ne ho 49 e capisco meglio. Lui era un predatore, io ero una bambina” scrive la donna. L’attore ha risposto sul Guardian con una dichiarazione di scuse. “Ho il massimo rispetto delle donne e mi dispiace terribilmente che qualsiasi cosa io possa aver fatto possa averla messa in una situazione spiacevole. Mi dispiace. Non riflette ciò che sono”. Simili le accuse per Kevin Spacey. Il protagonista di House of Cards, serie sospesa da Netflix ha ammesso di essere omosessuale in un post su Twitter. E si è scusato con l’attore Anthony Rapp per “un comportamento inappropriato” nei suoi confronti a un party di 30 anni fa quando gli fece delle avances sessuali al termine di un party tenuto nella casa dell’attore. Sulla scia del caso Weinstein c’è un altro nome tra i potenti di Hollywood.

È quello del regista e produttore Brett Ratner, 48 anni, accusato di violenza sessuale, con sei donne che lo accusano facendo riferimento a diversi episodi di comportamenti “inappropriati”, molestie e abusi. Sesso orale, masturbazione, minacce, le accuse rivolte da Olivia Munn, Natasha Henstridge, Katharine Towne, Jaime Ray Newman, Eri Sasaki e Jorina King al regista di Rush Hour, Red Dragon, X-Men – Conflitto finale. Accusato di molestie anche Michael Oreskes, un giornalista affermato negli Stati Uniti avendo lavorato al New York Daily, al New York Times ed infine alla Npr, la National Public Radio. Nel suo caso si tratta di due donne che, in anonimato, hanno parlato al Washinton post, parlando di baci inaspettati, palpeggiamenti e frequenti molestie.

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