Ancora nessuna traccia di Igor Vaclavic. Comandante dell’Arma: fiducioso su obiettivo cattura

Ancora nessuna traccia di Igor Vaclavic. Comandante dell’Arma: fiducioso su obiettivo cattura
Il killer Igor Vaclavic
25 novembre 2017

“Lo sforzo c’e’, continua e sono certo che l’obiettivo sara’ raggiunto. Io sono piu’ che fiducioso”: lo ha detto il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Tullio Del Sette, che ha parlato di un “impegno immane” ancora in corso finalizzato alla cattura di Norbert Feher alias Igor Vaclavic, il killer in fuga ricercato per i due omicidi del barista di Budrio, Davide Fabbri, e della guardia volontaria, Valerio Verri avvenuti nell’aprile scorso tra Bologna e Ferrara. Un impegno che ” non si fermera’ fino a quando – ha sottolineato Del Sette a margine della posa della prima pietra della nuova caserma dei carabinieri a Castel Maggiore, nel Bolognese – tra qualche settimana o qualche mese, il ricercato verra’ catturato e dato alla giustizia per scontare fino in fondo la pena che merita”.  Il generale ha voluto lanciare, dunque, “un messaggio di determinazione da parte dei carabinieri insieme alla magistratura ed in sinergia assoluta, come dal primo momento, con le altre forze di polizia, in particolare con la polizia di Stato”. “Abbiamo catturato Fazzalari e Giorgi – ha puntualizzato il generale – che erano ricercati da 20 anni. Probabilmente durera’ molto meno la latitanza” del killer serbo. Quanto ad eventuali piste su una possibile fuga nell’est Europa di Igor il Russo, il comandante generale dell’Arma ha puntualizzato: “Come comandante generale, in realta’, non posso nemmeno seguire le attivita’ investigative pero’ certamente nulla e’ lasciato di intentato. Su tutte le piste e su tutti gli obiettivi c’e’ una concentrazione assoluta di forze e di specialita’”.

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Le attivita’ investigative continuano anche sul fronte di eventuali complici nella latitanza del ricercato. “E’ difficile pensare – ha spiegato Del Sette – ad una latitanza senza complici, delle denunce ci sono state. Cercheremo di individuare chi lo ha aiutato. Alcuni sono stati individuati, ce ne saranno sicuramente altri e anche questi verranno deferiti all’autorita’ giudiziaria”. Infine un pensiero rivolto ai familiari delle vittime a cui il generale ha rivolto “vicinanza, solidarieta’ e comprensione” anche a nome di tutta l’Arma. “Sono stati fatti degli errori?” Hanno chiesto i cronisti. “Non credo. In un primo momento – ha spiegato Del Sette – puo’ esserci stata una qualche sorpresa per l’efferatezza criminale di questo soggetto. Anche tutta la popolazione e’ stata sorpresa, all’inizio, come lo sono stati i carabinieri. Ma fin dall’inizio tutto e’ stato fatto in assoluta professionalita’. Poi – ha concluso il comandante generale dell’Arma dei carabinieri – e’ giusto che ciascuno esprima i suoi punti di vista. Soprattutto chi e’ stato toccato negli affetti in maniera cosi’ dolorosa e’ giusto possa pensare che sarebbe stato possibile impedirlo, in qualche maniera. E’ difficile dirlo ma dobbiamo accettare questo con grande umilta’ e dolore”.

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