Ancora psicodramma Boldrini. Ma per Sgarbi non fiata nessuno

Ancora psicodramma Boldrini. Ma per Sgarbi non fiata nessuno
Laura Boldrini, deputata LeU
7 febbraio 2018

Altro fotomontaggio di Laura Boldrini pubblicato su Facebook. E anche un manifesto in cui vi è rappresentato Vittorio Sgarbi con la testa mozzata sul corpo di una capra. I politici sono sempre più nel mirino dei social indipendentemente dalle diverse ideologie. Il rischio emulazione è dietro l’angolo. L’immagine choc della Boldrini riporta il suo volto stretto in una cesoia nelle mani di un uomo col viso insanguinato, accompagnato dal messaggio: “Giustizia per Pamela Mastropietro, barbaramente uccisa e fatta a pezzi da una risorsa nigeriana amica della Boldrini”. Il riferimento è alla morte della 18enne il cui cadavere è stato trovato a Macerata in due valige. Sul caso sono ancora in corso le indagini per appurare il ruolo di Innocent Oseghale, pusher nigeriano. L’immagine usata per il nuovo fotomontaggio, resa nota dalla pagina Facebook ‘I sentinelli’, è la locandina del violentissimo film ‘Spit on your grave’ del 2010, del genere horror ‘rape and revenge’, diretto da Steven R. Monroe. Si tratta del remake del controverso film ‘Non violentate Jennifer’ del 1978. ‘I sentinelli’ hanno reso visibile anche il nome usato dall’autore del post, Giovanni Corsi, lo stesso cognome – ma potrebbe trattarsi di una coincidenza – del 58enne della provincia di Cosenza che solo pochi giorni fa ha diffuso un’altra immagine choc della Boldrini col messaggio ‘Sgozzata da un nigeriano inferocito. Questa è la fine che devi fare così per apprezzare le usanze dei tuoi amici’. Per i titolari della pagina web, “è tempo di maldestri emuli, avvoltoi da social, disperati che provano, dispensando odio in rete, a essere considerati per cinque minuti nella loro vita”. Pronto l’attacco della Boldrini al leader della Lega. “La dose di veleno che Salvini riversa nel dibattito per suscitare le reazioni più rabbiose degli italiani è andata, negli anni, sempre aumentando. Anziché impegnarsi per risolvere i problemi lui li alimenta. Solo così pensa di creare consenso”.

E “per risolvere i problemi” l’ex portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati lancia una manifestazione contro il razzismo “senza simboli di partito, per ribadire i principi della nostra Costituzione”. In sostanza, “abbiamo il dovere di mobilitarci, non possiamo tacere, come invece chiede il M5S”. Certo, fare una manifestazione in piena campagna elettorale – dicono i malpensanti – potrebbe essere più che un’occasione  per creare consenso. Ma questa è altra storia. Bipartisan arriva la solidarietà alla presidente della Camera. Per Pietro Grasso, “Laura Boldrini, e’ rimasta vittima di un clima fascista e razzista che si respira nel Paese” quindi “bisogna condannare con forza quanto accaduto alla presidente della Camera con un post grave quanto pericoloso”. La deputata di Forza Italia Elena Centemero: “Solidarieta’ alla Presidente Laura Boldrini per le vili e violente minacce che le sono state rivolte attraverso i social. I discorsi d’odio e i messaggi di violenza diffusi attraverso il web vanno contrastati con fermezza”. E come se tutto ciò non bastasse, emergono dei post datati sempre contro la Boldrini pubblicati dal candidato di Fi in Australia, Ernesto Marcianò da lui stesso definiti “cosa assolutamente folkloristica”. A difesa del candidato australiano, Osvaldo Napoli, affermando che “Marciano’ ha chiesto scusa per quelle affermazioni fatte tre anni fa”. “Alle sue aggiungo anche le mie scuse alla presidente Boldrini”, dice l’esponente di Fi. E ora il “caso Sgarbi”. A Pomigliano d’Arco (Napoli), dove il critico d’arte è in competizione con il pentastellato Luigi Di Maio per un posto al parlamento, sono stati affissi dei manifesti, rappresentanti Sgarbi con la testa mozzata sul corpo di una capra, e la scritta “Sgarbi a Pomigliano? Cercano altri agnelli sacrificali, ma credono che è sempre Pasqua?”. Il critico d’arte ha sottolineato che le sigle dei ‘Si Cobas Fca’ e del ‘Collettivo 48 Ohm’, costituisce “un’evidente intimidazione, ancor piu’ grave perche’ proveniente da soggetti collaterali al Movimento 5 Stelle”. Ma i Cinquestelle smentiscono.

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