Appello di May a unità Tory in fase più delicata dei negoziati

Appello di May a unità Tory in fase più delicata dei negoziati
Il primo ministro britannico, Theresa May
4 ottobre 2018

Se i Tory non supereranno le loro divisioni, “rischiamo di finire senza una Brexit, del tutto”: e’ l’avvertimento lanciato dalla premier britannica, Theresa May, nel discorso conclusivo al congresso dei conservatori, a Birmingham. All’indomani del durissimo attacco di Boris Johnson al suo piano per l’uscita dall’Ue, la titolare di Downing Street ha lanciato un appello all’unita’ del partito, spiegando che l’alternativa sono le elezioni anticipate auspicate dai laburisti pronti a “qualunque accordo” con Bruxelles e anche a una nuova consultazione sulla Brexit.

Leggi anche:
L'impegnativo maggio russo, quando Putin succederà a Putin: nuovo mandato e vecchie preoccupazioni

La May ha ribadito che con lei “non ci sara’ un secondo referendum”, come invece chiede l’opposizione, perche’ sarebbe “un voto dei politici che chiedono un risultato differente” e non un “voto popolare”. Se i Tory mantengono “il sangue freddo”, ha assicurato, lei potra’ strappare un accordo con l’Ue “fruttuoso per il Regno Unito”. Entrata sul palco ballando al ritmo di “Dancing Queen” degli Abba, una nuova performance sgraziata dopo quella in Kenya che le era valsa molte ironie ma pure un’ondata di simpatia popolare, la May e’ stata accolta da una ‘standing ovation’. E’ la dimostrazione che molti delegati non si fidano di Johnson e della sua richiesta di cestinare il piano Chequers per la Brexit ripensando completamente gli ultimi 40 anni di politica estera e commerciale.

La May ha rivendicato i risultati ottenuti sul fronte dell’economia, con il rigore di bilancio che ha consentito l’avvio di un calo del debito pubblico, e della politica estera. Poi ha promesso di fare dei Tory “un partito per tutti”, con nuove risorse per la sanita’ e l’edilizia e un congelamento delle accise sul carburante. La premier ha bocciato la ricetta del rivale laburista, Jeremy Corbyn a base di spesa pubblica e ri-nazionalizzazione sostenendo che impoverirebbe il Paese. A sei mesi dall’uscita dall’Ue, il Paese e il Partito Conservatore sono di fronte a “un momento cruciale”, ha ammonito.

Leggi anche:
Gli Usa approvano gli aiuti per Ucraina, Israele e Taiwan: 95 miliardi di dollari

“Siamo un partito moderato e patriottico”, ha aggiunto la premier, se stiamo “insieme non c’e’ ostacolo che non possiamo superare. Costruiamo un futuro migliore per la Gran Bretagna”, ha concluso prima di ricevere l’abbraccio del marito Philip sul palco e un lungo applauso. Ad ascoltarla c’era anche il 40enne Shaun Bailey, nato in una famiglia giamaicana e pro-Brexit, di cui e’ stata ufficializzata la candidatura a sindaco di Londra.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti