ArcelorMittal pronta a lasciare Taranto per un miliardo, governo smentisce

ArcelorMittal pronta a lasciare Taranto per un miliardo, governo smentisce
8 dicembre 2019

Tra i vertici di ArcelorMittal e il governo Conte 2 sarebbe maturata la convinzione di un’exit strategy che converrebbe a entrambi: la società franco-indiana potrebbe lasciare Taranto, mentre l’esecutivo riuscirebbe a salvare il polo siderurgico garantendo – grazie al coinvolgimento di enti finanziari e tecnici come Cdp, Snam, Saipem e Fincantieri – l’occupazione di migliaia di lavoratori. E così ArcelorMittal avrebbe proposto al governo la risoluzione definitiva di ogni rapporto sulla vicenda ex Ilva mettendo sul piatto il pagamento di un miliardo di euro per lasciare gli impianti a Ilva in amministrazione straordinaria entro aprile 2020. La notizia è riportata da diversi quotidiani che parlano di una lettera che sarebbe stata inviata dalla multinazionale al Mise. Il governo, invece, scrivono, chiederebbe circa il doppio della somma offerta.

Alla cifra ArcelorMittal arriverebbe mettendo assieme i 500 milioni per lo svuotamento del magazzino (fatto sul quale la Procura di Taranto ipotizza l’appropriazione indebita), la fideiussione di 90 milioni intestata a favore dell’Ilva a garanzia del pagamento dei canoni di fitto (15 milioni al mese), la rinuncia agli investimenti ambientali finora sostenuti (altri 400 milioni). La cifra – rilevano i quotidiani – non corrisponderebbe alle richieste del governo, che pretenderebbe dalla multinazionale altri 850 milioni: le mancate manutenzioni per 350 milioni e la penale per la risoluzione anticipata del contratto (altri 500 milioni). Ma il Ministero dello sviluppo economico smentisce duramente. “Nessuna lettera arrivata dalla multinazionale Arcelor Mittal”. Intanto domani lunedì 9 dicembre dalle 23 alle 7 di mercoledì 11 le segreterie provinciali di Taranto dei sindacati metalmeccanici hanno annunciato uno sciopero di 32 ore contro il nuovo piano industriale di ArcelorMittal. La manifestazione nazionale a Roma si terrà invece martedì 10 dicembre a partire dalle ore 10. A quanto si apprende il concentramento sarà in piazza Santi Apostoli. Lavoratori e delegati sindacali partiranno da Taranto con 15 bus.

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