Ardizzone (Sicilia), combattere mafia stia in cima a impegni politica

12 dicembre 2014

“La lotta alla mafia deve stare in cima agli impegni della politica”. Lo ha detto il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, oggi a Messina per ricordare Graziella Campagna, giovanissima brutalmente uccisa il 12 dicembre 1985 da Cosa nostra che temeva avesse scoperto la vera identita’ di un boss latitante. “Mafia e corruzione -ha continuato Ardizzone-sono facce della stessa medaglia, abbiamo visto quello che e’ successo a Roma”. Per il presidente dell’Ars “la politica deve fare molto, deve indurre innanzitutto alle denunce. Sopratutto nella pubblica amministrazione bisogna denunciare i corrotti, si puo’ fare e si deve fare, ma certamente con la repressione con l’inasprimento delle pene bisogna anche formare le coscienze”. Ardizzone ha sottolineato che la manifestazione in memoria di Graziella Campagna “e’ importante per la presenza di tanti ragazzi” e ha ricordato la battaglia del fratello di Graziella Campagna per fare emergere la verita’ sul delitto, che e’ stato anche soggetto di una fiction tv. “Alla fine -ha affermato- lo Stato ha vinto, questo e’ l’importante anche a distanza di anni. Non ci sono territori che sono preservati da fenomeni di corruzione e di mafia”, ha sottolineato il presidente del Parlamento siciliano, e ha concluso: “Pensavamo nel passato che Messina e Siracusa fossero citta’ ‘babbe’ (fesse, ndr)e che la mafia si concentrasse nella Sicilia occidentale. Non e’ assolutamente cose’, e c’e’ voluto anche il caso di Graziella Campagna per farlo scoprire”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi anche:
Editori digitali, Sebastiano Di Betta riconfermato presidente della Fed
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti