Ue, nuovo sistema controlli entro 2020. Avramopoulos: “Priorità dell’Europa”

Ue, nuovo sistema controlli entro 2020. Avramopoulos: “Priorità dell’Europa”
25 ottobre 2017

Il nuovo sistema elettronico di per controllare gli ingressi e le uscite nell’area Schengen deve entrare in vigore entro il 2020, ha detto il commissario agli Affari interni, Dimitris Avramopoulos, in un dibattito all’Europarlamento sulle modifiche da apportare al codice frontiere. “Rafforzare Schengen e’ una delle priorita’ della Commissione”, ha spiegato Avramopoulos: per preservare la libera circolazione interna senza fronteire “dobbiamo sapere esattamente chi entra e chi esce”. Il nuovo sistema elettronico EES (Exntry/Exit System) registrera’ nome, impronti digitali e immagine visuale, oltre alla data e il luogo di ingresso, dei cittadini extra-comunitari. Inoltre, il nuovo sistema dovrebbe permettere di monitorare il rispetto della durata di permanenza per chi beneficia di un permesso di soggiorno breve (90 giorni su un periodo di 180 giorni). Gli obiettivi sono molteplici. Tra gli altri – ha spiegato Avramopoulos – “prevenire l’immigrazione illegale” e sostenere le autorita’ nazionali “nella lotta contro il terrorismo e altri crimini gravi”. L’Europarlamento oggi votera’ per confermare l’accordo informale raggiunto con i governi il 20 giugno scorso. Secondo Avramopoulos, il sistema EES “deve essere funzionante al piu’ tardi nel 2020”. Per Michael Farrugia, ministro maltese per gli Affari interni e la sicurezza nazionale, “il sistema di entrata e uscita è parte degli sforzi dell’UE per rafforzare il controllo delle nostre frontiere esterne. Ci permetterà di gestire meglio i flussi migratori, in particolare nei casi di overtime e migliorare la nostra risposta all’attuale minaccia terroristica”.

IL SISTEMA ENTRY-EXIT

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Questo sistema registra le informazioni di ingresso, uscita e rifiuto delle informazioni di ingresso dei cittadini di paesi terzi che attraversano le frontiere esterne dello spazio Schengen e aiuterà a ridurre i ritardi di controllo delle frontiere e migliorare la qualità dei controlli alle frontiere calcolando automaticamente il soggiorno autorizzato di ogni viaggiatore, assicurare un’identificazione sistematica e affidabile dei superassorbitori, rafforzare la sicurezza interna e la lotta al terrorismo , consentendo alle autorità di contrasto l’accesso ai record di storia del viaggio. Il sistema di entrata e uscita si applica ai cittadini di paesi terzi, sia quelli che richiedono un visto che quelli esentati dal visto, ammesse per un breve soggiorno di 90 giorni in un periodo di 180 giorni. Registrerà la loro entrata, uscita e rifiuto di ingresso. Inoltre memorizzerà informazioni sulla loro identità e sui loro documenti di viaggio, nonché sui dati biometrici (quattro impronte digitali e l’immagine del viso). Il progetto di regolamento prevede altresì l’interoperabilità tra il sistema di entrata e uscita e il sistema di informazione visti (VIS) per quei cittadini di paesi terzi che richiedono un visto per attraversare il confine esterno dell’UE, che garantirà la rapidità e l’efficienza ai controlli alle frontiere. Il sistema di entry-exit è costituito da un database centrale, dove le informazioni sono memorizzate, collegate alle interfacce nazionali uniformi. I dati relativi ai cittadini di paesi terzi saranno mantenuti per scopi di gestione delle frontiere per un periodo di cinque anni per i superassistenziali e per altri tre anni. Le informazioni memorizzate nel Sistema di Entry-Exit saranno accessibili alle autorità di confine, alle autorità di visti e alle autorità degli Stati membri competenti per verificare se un cittadino di un paese terzo soddisfa le condizioni di ingresso o di soggiorno. I dati contenuti nel sistema di entrata e uscita saranno disponibili anche alle autorità designate e all’Europol, per prevenire, individuare ed esaminare reati terroristici o altri reati gravi, secondo le condizioni stabilite nel regolamento. L’accesso e l’elaborazione delle informazioni contenute nel sistema di entrata e uscita dovrebbero essere proporzionate e necessarie per l’esecuzione dei compiti delle autorità competenti.

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