Argentero: il mio Copperman, supereroe gentile che tende la mano

30 gennaio 2019

E’ un supereroe senza superpoteri il protagonista di “Copperman”, interpretato da Luca Argentero: ha un’armatura che somiglia a quella di “Iron man” ma ha un’indole più simile a quella di “Rain man”. Il regista Eros Puglielli nel film segue la parabola di un bambino affetto da disturbi cognitivi che diventa un uomo ingenuo, visionario e generoso, che cerca di aiutare chi ne ha bisogno.

“Anche quello che apparentemente può sembrare un difetto di fabbrica è ciò che ti rende unico e speciale. Metà delle sofferenze delle persone deriva da questo perenne bisogno di incasellarsi, per cui se sei diverso non vai bene. Copperman è di un’attualità spaventosa sotto questo punto di vista, anche nel senso dell’aiuto nei confronti del prossimo, aiutare senza aspettarsi nulla in cambio, raccogliere la mano tesa a prescindere da chi te la tende”.

Argentero è innamorato di questo eroe gentile, eterno bambino, che un po’ gli somiglia. “Mi sento una persona gentile e ho pensato che la trasposizione di se stessi all’interno del personaggio.. Pensavo di avere un canale preferenziale con Anselmo. “Ho sempre pensato che la vita valesse la pena di essere giocata oltre che vissuta. In questo Copperman è la sua espressione estrema, è il gioco per eccellenza, è il mantello che sin da piccolo desideri metterti”.

Questa favola, nei cinema dal 7 febbraio, ricorda i film di Miyazaki, ma anche le atmosfere di “Amélie” e “Delicatessen” di Jeunet. Galatea Ranzi interpreta il ruolo della mamma di Anselmo-Copperman e Antonia Truppo il suo grande amore, Titti, infantile e “diversa”, come lui. “Ho avuto la sensazione di viaggiare su un gradino che non ero io, però dove non mi facevo tante domande. Ho avuto la sensazione di stare in una bolla, in cui dicevo: speriamo che domani non guardo Luca e penso ‘ma lui è così?”.

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