Assenteismo Reggia di Caserta, misure cautelari per 2 dipendenti

Assenteismo Reggia di Caserta, misure cautelari per 2 dipendenti
3 maggio 2018

Due dipendenti della Reggia di Caserta costretti all’obbligo di presentazione quotidiana a un ufficio di polizia, immediatamente prima dell’inizio dell’orario di lavoro e subito dopo la sua conclusione, e altre quattro persone indagate. E’ il bilancio di un’operazione anti assenteismo condotta dalla polizia di Caserta, coordinata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, nel complesso vanvitelliano. I reati contestati sono truffa aggravata e continuata e false attestazioni sulla presenza in servizio. Le indagini hanno accertato che i due destinatari dell’ordinanza si assentavano, volontariamente, per diverse ore dal posto di lavoro durante l’orario in cui avrebbero dovuto svolgere le loro mansioni, privi di qualsivoglia autorizzazione da parte della direzione amministrativa e “con le aggravanti di aver commesso il fatto in danno di un ente pubblico e in violazione dei doveri inerenti il pubblico impiego svolto”, spiega in una nota il procuratore sammaritano, Maria Antonietta Troncone. Il numero uno della procura ha, inoltre, sottolineato che quanto avvenuto ha “esposto la Reggia al rischio di atti di vandalismo e non solo”.

L’inchiesta è nata dopo un furto avvenuto all’interno della Reggia che, secondo gli investigatori, sarebbe stato “agevolato evidentemente proprio dalla mancanza di sorveglianza” che i due destinatari della misura cautelare “avrebbero dovuto assicurare”. Le indagini condotte dalla polizia di Caserta si sono avvalse di attività di pedinamento e di intercettazioni video ambientali effettuate tra settembre e novembre 2016. I dipendenti coinvolti, secondo la procura di Santa Maria Capua Vetere, “si procuravano un ingiusto profitto pari alla porzione di stipendio percepita pur non lavorando, arrecando un pari danno all’ente pubblico di appartenenza che ha retribuito prestazioni lavorative non effettuate e con l’ulteriore danno patrimoniale e di immagine correlato alla mancata presenza del dipendente, per giunta addetto ad un delicato servizio, quello di vigilanza, all’interno della Reggia esposta così al rischio di atti di vandalismo e non solo”.

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