Vitalizi, nervi tesi tra M5s e Senato. Nomine Copasir e Vigilanza Rai

Vitalizi, nervi tesi tra M5s e Senato. Nomine Copasir e Vigilanza Rai
L'aula del Senato
2 luglio 2018

Resa dei conti nel Pd in Assemblea nazionale dopo la nuova sconfitta alle elezioni amministrative; attesa per il via libera da parte del Cdm al decreto Dignita’; nervi tesi tra M5s e vertici del Senato sul taglio dei vitalizi e ultimo round sulla presidenza delle commissioni bicamerali e di garanzia. E’ ricca di temi l’agenda politica della settimana, che oggi dovrebbe partire con la riunione del Consiglio dei ministri per il varo del decreto Dignita’, fortemente voluto da Luigi Di Maio. Ma l’ok del governo potrebbe arrivare anche nella giornata di domani.

Intanto si attendono i nomi dei parlamentari di ciascun gruppo che andranno a comporre le commissioni bicamerali di garanzia: il presidente della Camera, Roberto Fico, ha fissato per domani, martedi’ 3 luglio il termine ultimo per l’indicazione dei nomi per il Copasir e la Vigilanza Rai. La presidenza di entrambe le commissioni di norma spetta alle opposizioni, ma e’ proprio tra le forze di minoranza che si fatica a trovare l’accordo: tema del contendere la guida del Copasir, che il Pd rivendica per se’ (in pole il nome di Lorenzo Guerini) ma sulla quale non ha nascosto le mire Fratelli d’Italia. Nelle scorse settimane i dem avevano avvertito che non avrebbero proceduto all’indicazione dei nomi dei parlamentari Pd finche’ non si fosse fatta chiarezza.

Per la presidenza della Vigilanza Rai, invece, non ci dovrebbero essere problemi: in base agli accordi intercorsi tra le forze di opposizione sarebbe appannaggio di Forza Italia (dovrebbe aggiudicarsela Maurizio Gasparri, ma era circolato anche il nome di Paolo Romani). Altra partita delicata e non priva di tensioni quella sul taglio dei vitalizi: dopo l’illustrazione in Ufficio di presidenza della delibera che ricalcola con il metodo contributivo gli assegni dei soli ex deputati, Fico attende per giovedi’ 5 luglio le proposte di modifica al testo. L’esame della delibera e il voto sono invece previsti nella settimana successiva. Sulla delibera, tuttavia, incombono i ricorsi e una possibile class action annunciata dall’Associazione degli ex parlamentari.

Non solo: a mettersi di traverso c’e’ anche il Senato, che temporeggia in attesa del rientro dagli Usa della presidente Elisabetta Casellati. Proprio la seconda carica dello Stato e’ al centro di un’aspra polemica sollevata dai 5 stelle, a seguito delle perplessita’ avanzate dalla stessa presidente di palazzo Madama. La settimana si chiude con la riunione dell’Assemblea nazionale del Pd, nella giornata di sabato 7 luglio. Sul tavolo la convocazione del congresso per la scelta del successore del segretario reggente Maurizio Martina. Ma non si esclude una resa dei conti all’interno dei dem, divisi sull’ipotesi di procedere all’elezione del nuovo segretario proprio attraverso il voto dell’Assemblea, senza convocare l’Assise. A rendere rovente il clima interno al partito del Nazareno la nuova sconfitta elettorale alle amministrative. Riflettori puntati sulle mosse dell’ex segretario Matteo Renzi.

Quanto all’attivita’ parlamentare, partono i lavori delle commissioni permanenti: da segnalare domani, martedi’ 3 luglio alle 11,30 l’audizione del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, sulle linee programmatiche del dicastero di via XX settembre. Sempre domani la commissione Giustizia di Montecitorio avviera’ l’esame del decreto sul Tribunale di Bari con una serie di audizioni. Nessuna convocazione per i lavori dell’Aula della Camera, che si riunira’ nella sola giornata di mercoledi’ per il Question time, mentre l’Assemblea del Senato da domani pomeriggio sara’ impegnata con il decreto sugli ammortizzatori sociali. Infine, gli appuntamenti istituzionali del presidente della Repubblica: da oggi, lunedi’ 2 luglio e fino a venerdi’ 6, Sergio Mattarella sara’ in visita di Stato nelle Repubbliche Baltiche di Estonia, Lettonia e Lituania.

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