Auto, industria in fermento con il matrimonio Peugeot-Opel. L’incognita, reazione tedesca

Auto, industria in fermento con il matrimonio Peugeot-Opel. L’incognita, reazione tedesca
14 febbraio 2017

Quando si parla di Opel il condizionale è d’obbligo. I francesi di Peugeot sono in trattative con GM per acquistare la Opel e dal quartier generale di Parigi hanno confermato i colloqui precisando che l’accordo non è scontato ma è una delle opzioni sul tavolo. Se andrà in porto l’operazione è probabile che partirà un consolidamento del settore auto in Europa, che è alle prese con una strutturale sovracapacità produttiva. I mercati ci scommettono e premiano alcuni dei titoli del settore. Peugeot a Parigi balza di oltre il 4%, Renault e Fca registrano progressi superiori al 3% mentre nessun effetto su Volkswagen. Per GM sarebbe la terza volta in meno di dieci anni che tenta di vendere Opel. La Fiat di Marchionne nel 2009, mentre GM era sull’orlo della bancarotta, presentò un’offerta che non ebbe seguito. Gli americani preferirono l’offerta del gruppo canadese Magna e dei russi di Sberbank per poi fare marcia indietro e tenersi la Opel.

OCCHIO ALLA CINA Nel 2012 l’accordo di GM con Peugeot e l’ingresso del colosso americano nel gruppo francese con una partecipazione del 7% che ha venduto dopo appena dodici mesi. Opel e Peugeot vantano, dunque, una collaborazione industriale da quasi cinque anni ma è probabile che per sancire il matrimonio non sia sufficiente la volontà dei due gruppi. La politica ed il sindacato tedesco hanno già dimostrato in passato che nessun matrimonio si può fare senza il loro assenso. E poi c’è anche la Cina. Nel capitale Peugeot, infatti, da tre anni ci sono i cinesi di Dongfeng e lo Stato francese attraverso una ricapitalizzazione da 3 miliardi di euro per scongiurare la crisi di Peugeot. GM però ha una alleanza in Cina con il gruppo Saic che non dovrebbe essere entusiasta di vedere Opel andare sotto l’influenza del suo principale competitor. Per GM le attività europee che fanno capo ad Opel generano perdite negli ultimi anni. In particolare nel 2016 il rosso è sceso a quasi 300 milioni di dollari rispetto agli 800 milioni del 2015. I risultati peggiori negli anni recenti la perdita di 1,3 miliardi nel 2014 e quella da 2 miliardi nel 2011. Un matrimonio tra Opel e Peugeot farebbe nascere il secondo costruttore in Europa in termini di quota di mercato con il 15% scavalcando Renault e piazzandosi alle spalle di Volkswagen.

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