Il bacio e la sorella, il tarocco gay della compagna Cirinnà

Il bacio e la sorella, il tarocco gay della compagna Cirinnà
La foto di Aurora Galli che bacia la sorella e che sta facendo impazzire il web
27 giugno 2019

Un semplice bacio tra donne, quanto basta per Monica Cirinnà prendere una cantonata. Se poi le due dame sono sorelle, le fantastiche passioni lesbo, per la senatrice Pd, si trasformano in una figuraccia certificata. Tutto nasce da una foto pubblicata sui social da una delle azzurre, la centrocampista Aurora Galli. Immagine che ritrae la calciatrice mentre bacia sua sorella per condividere la gioia per il successo che questa squadra, l’Italia, sta conquistando, meritatamente, giorno dopo giorno in questo avvincente campionato mondiale. Bacio subito (mal) percepito, dalla signora delle unioni gay, come un’ode a Saffo. E così la Cirinnà, pensando, presumibilmente, che Aurora Galli baciasse la compagna, mette in moto i suoi social, postando la foto “galeotta” corredata da commento: “La vittoria più dolce. Le nostre azzurre, il nostro orgoglio“. Di più, la senatrice Pd arricchisce il post con tanto di arcobaleno, cuoricino rosso e l’hashtag #LoveWins.

La senatrice Monica Cirinna’

In sintesi: la Cirinnà nel pieno del furore per la sua battaglia della vita prende un granchio micidiale. Inevitabili le polemiche che hanno invaso redazioni e social. A scagliarsi contro la mamma delle Unioni Civili, tra gli altri, Toni Brandi e Jacopo Coghe, tra gli organizzatori a marzo scorso del chiacchieratissimo Congresso mondiale delle famiglie a Verona. “Per Monica Cirinnà – scrivono – l’omosessualità è un lavoro da portare a termine”. Secondo i Pro Vita, il post contiene segnali evidenti di un travisamento da parte della stessa Cirinnà, tanto che non esitano a definirlo un “epic fail”. “La senatrice dem – dicono ancora Brandi e Coghe – ha preso un grande abbaglio condividendo sul suo profilo Facebook la foto di Aurora Galli che bacia una donna con tanto di hashtag inneggiante #lovewins. Ma a nulla sono valsi i numerosi commenti che riportavano alla realtà, perché il suo post è ancora là”. In sostanza, i Pro Vita l’accusano di un “vergognoso” tentativo di “utilizzare un evento sportivo che unisce tutti gli italiani per fare una becera propaganda ideologica basata pure su una fake news”. E ancora: “La gaffe non finisce qui – sottolineano sempre Brandi e Coghe – perché la foto addirittura risale alla vittoria delle Azzurre contro la Giamaica e la stessa Galli scrisse una dedica d’affetto alla sua familiare postandola su Instagram”.

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Insomma, “lasci in pace le ragazze della nazionale di calcio e non rincorra i loro gusti sessuali”. Ma la senatrice non demorde. “Di fronte alle dichiarazioni di ProVita, che come di consueto non perde occasione per tacere e preferisce vomitare odio, non so se sorridere o essere allibita – risponde la Cirinnà -. Questi signori confermano con le loro parole che, per loro, esistono diversi tipi di amore, alcuni degni di considerazione, altri no. La foto del bacio tra Aurora Galli e la sorella è una bellissima immagine di amore, e come tale l’ho condivisa”. L’occasione è ghiotta anche per Giorgia Meloni. “Una delle nostre azzurre pubblica questa foto sui social dopo l’emozionante vittoria e subito i vari fanatici del progressismo non perdono tempo per strumentalizzarla e deviarne il messaggio – dice la presidente di FdI -. Peccato che l’atleta baci la sorella, ma non ditelo alla Cirinnà. Noi continuiamo a tifare per le nostre azzurre, senza bisogno di dover utilizzare i loro successi sportivi per fare propaganda politica e soprattutto senza preoccuparci di sapere quali siano i lori gusti sessuali”.

Com’è noto, la Cirinnà ha un particolare talento a collezionare gaffe. L’ultima in ordine cronologico, lo scorso 12 giugno, e sempre protagonista una foto, via social, e che questa volta ha fatto saltare in aria poliziotti e agenti delle forze dell’ordine. Nell’immagine una sorridente Cirinnà che posa al fianco di Cathy La Torre, ex consigliere comunale di Bologna e attivista Lgbt. Niente di strano, se non fosse che l’avvocato indossa una maglietta blu che ricalca i colori e il font della Polizia con la scritta “frociaria di Stato”. Dietro, un messaggio per Salvini: “Mettiti questa Matteo”. Il momento è stato immortalato durante il Gay Pride di Roma e, ovviamente, ha provocato l’ira del Sindacato autonomo di polizia. “Abbiamo scritto una lettera a Gabrielli – ha attacca il Sap – Le libertà sono sacrosante e vanno riconosciute e difese sempre. Ma non esiste alcuna libertà in nome della quale, si possa essere legittimati ad offendere e irridere una Istituzione dello Stato“.

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