Il populista Bolsonaro eletto presidente. Salvini: “Chiederò che ci rimandino Battisti”

Il populista Bolsonaro eletto presidente. Salvini: “Chiederò che ci rimandino Battisti”
Jair Bolsonaro
28 ottobre 2018

La quarta democrazia piu’ grande del mondo sara’ governata da un ex ufficiale dei paracadutisti denunciato da molti come una “minaccia fascista”: Jair Bolsonaro e’ stato eletto presidente del Brasile, battendo il suo rivale Fernando Haddad per quasi 12 punti (il 55,50% contro il 44,46% con il 94% delle schede scrutinate).

Una vittoria immediatamente salutata in italia dal leader della Lega Matteo Salvini: “Anche in Brasile – ha twittato – i cittadini hanno mandato a casa la sinistra! Buon lavoro al presidente Bolsonaro, l’amicizia tra i nostri popoli e i nostri governi sara’ ancora piu’ forte”. “E dopo anni di chiacchiere – ha proseguito il vice premier – chiedero’ che ci rimandino in Italia il terrorista rosso”.

Era stato lo stesso nuovo presidente del Brasile nei giorni scorsi ad annunciare che se avesse vinto le elezioni avrebbe estradato l’ex terrorista che Roma insegue da 36 anni. Il segreto di un candidato che tesse le lodi della dittatura, come Bolsonaro, insulta le minoranze e si confessa totalmente ignorante di economia ma favorevole a nominare dei generali alla guida dei Ministeri è duplice: il successo sui social network, e l’esasperazione dell’elettorato con una classe politica che – a dire il vero trasversalmente – si è rivelata corrotta.

Bolsonaro, l’uomo di estrema destra pronto a guidare il Brasile

Bolsonaro non è indagato – caso più unico che raro – e un fallito attentato lo ha ferito in modo non sufficientemente grave da mancare ai comizi ma – certificati medici alla mano – abbastanza da marcare visita a tutti i dibattiti televisivi: di qui che tutto ciò che fa o dice venga comunicato esclusivamente via Facebook o Twitter. Infine, è divenuto lo strumento della destra per cercare di emarginare definitivamente il Partito dei Lavoratori e le sue politiche di redistribuzione, dopo l’offensiva parlamentare contro Dilma Rousseff e quella legale contro Luiz Inacio Lula da Silva, il cui ritorno alla presidenza era considerato uno spettro da allontanare ad ogni costo. Bolsonaro ha raccolto tutto lo spettro del voto anti-Lula – che comprende anche una parte della sinistra che si sentiva emarginata dal Pt – oltre che quello antisistema.

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