Troppo Barcellona anche senza Messi, Inter cade al Camp Nou. Spalletti: mi aspettavo conferme

Troppo Barcellona anche senza Messi, Inter cade al Camp Nou. Spalletti: mi aspettavo conferme
25 ottobre 2018

Anche senza Messi, il Barcellona resta di un altro livello per l’Inter: al Camp Nou l’ex Rafinha e Jordi Alba lanciano i blaugrana e i nerazzurri tornano a casa con una sconfitta comunque onorevole, alla luce anche del pari tra Psv e Eindhoven. Si ferma pero’ la striscia di sette successi consecutivi per gli uomini di Spalletti, troppo timorosi nel primo tempo ma capaci comunque in piu’ di un’occasione di impensierire la porta avversaria.

Il piano tattico del tecnico dichiarato alla vigilia (“dobbiamo tenere il pallone per avere qualche possibilita’”) non funziona, perche’ il Barcellona conquista il possesso in avvio e non lo molla piu’. I nerazzurri faticano a mettere tre passaggi di fila, soffrendo il violento pressing blaugrana. Eppure la prima vera occasione arriva per l’Inter: dopo 16′ cross dalla sinistra di Perisic, Icardi anticipa Ter Stegen ma la palla termina alta.

La risposta dei catalani e’ immediata, Handanovic para col corpo un colpo di testa di Lenglet. L’Inter soffre ma prova a pungere, con Icardi che prende il tempo a Lenglet, si invola verso la porta ma scivola al momento del tiro. La sofferenza, pero’, resta tanta, troppa. E gli errori in uscita dei nerazzurri vengono puniti dal grande ex, Rafinha, che al 32′ insacca (su dormita di Skriniar) col mancino un cross di Suarez. Proprio il brasiliano, protagonista nella rincorsa Champions degli uomini di Spalletti durante la passata stagione, manda sotto l’Inter per la terza volta in tre gare in Europa.

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La squadra che esce dagli spogliatoi ad inizio ripresa e’ totalmente diversa. Spalletti inserisce Politano per uno spento Candreva e la manovra offensiva nerazzurra si ravviva. L’ex Sassuolo si fa subito vedere, con un tiro-cross che Ter Stegen vola per mettere in angolo. Un’Inter finalmente viva, che aggredisce alta il Barcellona e lo manda in difficolta’: Politano avrebbe un’altra occasione, ma spara alto su tacco di Icardi.

I blaugrana pero’ quando attaccano fanno sempre male. Suarez suona la sveglia con un destro centrale, poi Asamoah serve malamente Lenglet, Handanovic si esalta salvando con il piede sulla conclusione ravvicinata del difensore. Spalletti prova anche la mossa Lautaro Martinez, in coppia con Icardi, nell’ultima mezz’ora. Un ingresso che non cambia il canovaccio del match, perche’ gli uomini di Valverde continuano ad essere pericolosi: Suarez impegna ancora Handanovic, poi Coutinho da pochi passi centra la traversa e Rakitic col mancino sfiora ancora il raddoppio.

L’Inter barcolla e crolla definitivamente a pochi minuti dalla fine, con un diagonale di Jordi Alba che non lascia scampo al portiere sloveno. Dopo sette vittorie di fila, i nerazzurri si fermano al cospetto di un Barcellona troppo forte anche senza Messi. Una sconfitta resa meno amara dal pareggio tra Tottenham e Psv, che lascia i nerazzurri a +5 in classifica da inglesi e olandesi.

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SPALLETTI

“Il premio che ci eravamo guadagnati nella passata stagione, la crescita che passa anche da queste partite, porta ad accrescere l’autostima. Abbiamo giocato due partite a certi livelli, mi aspettavo delle conferme. Invece, non siamo stati bravi a recuperare il pallone e a pulirlo. Quando abbiamo conquistato il pallone non siamo riusciti a tenerlo”. Cosi’, a Sky sport, Luciano Spalletti analizza la sconfitta dell’Inter sul campo del Barcellona. “Se si disputa una partita in cui non si riesce a capire dove si vuole andare, si fa il gioco degli avversari. Avremmo dovuto gestire meglio il gioco, non puoi venire qui e sperare in un contropiede – aggiunge l’allenatore dei nerazzurri -. Il pallone lo abbiamo fatto girare peggio che contro il Milan, non siamo riusciti a eludere il loro pressing. Cosi’ non va bene, non deve riaccadere”.

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